“Oltre 2mila e 300 miliardi di tagli al Fondo Sanitario e circa 300 all’edilizia sanitaria. Stiamo parlando di una riduzione di risorse che sommata alle misure già previste dal Governo Monti e Letta supereranno il tetto di 5,2 miliardi per il solo 2015. Il Governo ci spieghi come vuole ridurre la Sanità, diritto fondamentale di tutti i cittadini”. A dichiararlo è Lamberto Mecorio, segretario generale della Uil Fpl di Viterbo.
“Tagli – prosegue Mecorio – che colpiranno gli operatori sanitari, chiamati ancora una volta a tappare le falle di un’organizzazione sempre più traballante e, ovviamente, dei cittadini i quali si vedranno ulteriormente ridurre l’accessibilità ai servizi, la qualità e la sicurezza delle cure”.
“Non è stata spesa una sola parola sulla possibilità di coprire la riduzione dei trasferimenti attraverso la lotta agli sprechi. Ricordiamo – sottolinea invece il segretario generale Uil Fpl, Giovanni Torluccio – che esistono carrozzoni voluti e tenuti in piedi dalla politica come le 30.000 stazioni appaltanti; ricordiamo che non sono stati effettuati tagli ai vitalizi, né sono stati ridotti gli enormi costi della politica che rappresentano il vero problema di questo paese. Proseguendo su questa strada finiremo come molti altri Paesi del mondo, dove prima di effettuare una semplice analisi chiederanno la carta di credito. Corriamo il rischio di creare una sanità dove solo i ricchi potranno curarsi. Tagliare il Fondo Sanitario Nazionale oggi vuol dire tagliare servizi ai cittadini . Chi lo fa – conclude Torluccio – si assume la responsabilità di mettere in discussione il diritto alla salute, sancito nella nostra Costituzione”.