Un altro angolo di Tuscia protagonista ad Expo. Sono i progenitori Etruschi ad occupare uno spazio importante nell’ambito dell’iniziativa Etruscans@Expo, allestita da oggi al 31 ottobre all’Università Statale di Milano.
Collocata nel cuore dell’edificio storico dell’Università Statale e allestita dallo studio di architettura Kuma & Associates, Etruscans@Expo è una “Camera delle Meraviglie” ipertecnologica. Un’installazione multimediale e multisensoriale che consente ai visitatori un viaggio tra le tematiche centrali di Expo2015, dall’alimentazione all’ambiente, con una guida di eccezione: gli Etruschi e la conviviale ritualità del banchetto che rappresenta il fulcro della loro cultura.
Un gruppo di studenti “esperti” dell’Università Statale – appositamente formati per svolgere l’eccezionale funzione di “guide” – accompagneranno turisti e scolaresche e tutti gli appassionati in questo entusiasmante viaggio. Con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale, dell’Istituto di Studi Etruschi e Italici, Etruscans@Expo è un’iniziativa a cura di Giovanna Bagnasco Gianni, nata nell’ambito del CRC “Progetto Tarquinia” – considerato un modello internazionale di eccellenza e sinergia fra scienze “soft” e “hard” – e realizzata dal gruppo di Etruscologia del Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, con la collaborazione del gruppo di ricerca in Psicologia Ambientale e dei Dipartimenti di Informatica e di Mediazione Linguistica e Culturale.
Riprodotta a grandezza naturale, la Tomba del letto funebre di Tarquinia permette al visitatore di vestire i panni di un esploratore di altri tempi e funge da portale per un viaggio virtuale tra storia e attualità, attraverso l’affascinante cultura degli Etruschi, con l’ausilio di sistemi tecnologici, come realtà aumentata e olografie tridimensionali. L’utilizzo di Google Glass consente l’accesso a contenuti extra digitali che fanno appello a tutti i sensi. Il percorso offre la possibilità di ammirare gli affreschi riccamente dipinti sulle pareti di altre tre tombe dipinte di Tarquinia e, per mezzo dei touchscreen, consente di accedere a informazioni sull’alimentazione e sulle tematiche correlate: ambiente, cura del corpo, costume, società.
Non mancano le novità sulla storia e la cultura etrusca, raccolte grazie a un invito esteso a tutti i ricercatori attivi nel mondo, e collegamenti paralleli alle altre iniziative del progetto La Statale per Expo, di cui Etruscans@Expo fa parte. Un maxischermo sulla parete di fondo della sala riproduce a ciclo continuo una serie di contenuti riguardanti gli Etruschi e i progetti dell’Università degli Studi di Milano per Expo. L’intera esperienza sarà fruibile anche sul web e attraverso un’app dedicata. Tutti i contenuti saranno disponibili in italiano e in inglese, mentre alcuni tra i materiali esposti saranno sottotitolati in 8 lingue diverse. Gli Etruschi diventano così mediatori unici ed eccezionali a un doppio ordine di livelli, accompagnando tra i diversi ambiti che descrivono la complessità del mondo contemporaneo e nel solco che separa, quando non unisce, mondo antico e moderno. Una full immersion personalizzata e coinvolgente resa vivida da racconti ed immagini.
L’idea di coinvolgere il pubblico internazionale di Expo, utilizzando i temi di una cultura antica come portale per aprire mondi diversi nasce dall’esperienza del “Progetto Tarquinia”, noto a livello internazionale per i fondamentali contributi apportati alle conoscenze sulla civiltà etrusca. Il “Progetto” prende le mosse nel 1982, con l’inizio degli scavi coordinati dall’archeologa Maria Bonghi Jovino sul Pianoro della Civita, che hanno portato alla luce un importante complesso monumentale del VII secolo a. C. Esteso a tutto il pianoro a partire dal 2012, il progetto abbraccia e contestualizza i siti archeologici nei quali l’ateneo è intervenuto nel corso degli ultimi trent’anni (oltre al ‘complesso monumentale’, il santuario dell’Ara della Regina, le fortificazioni e il monumento funerario delle Morre), nonché gli scavi pregressi. Riconosciuto dalla Lega europea delle università di ricerca (Leru) e inserito nel 2014 tra i due “exemplary interdisciplinary research projects” dell’Ateneo – progetti esemplari per quanto riguarda l’integrazione tra discipline diverse – il “Progetto Tarquinia” è stato oggetto di studio e discussione, con un’intera sessione dedicata, durante l’ultima edizione del convegno annuale dell’Archaeological Institute of America.
All’interno del progetto, un protocollo di collaborazione tra etruscologi e informatici attivo dal 2004 ha portato alla realizzazione del primo museo virtuale bilingue dedicato agli Etruschi (www.tarchna.it). Etruscans@Expo, che si avvale del contributo Auriga, Archivio Storico Ricordi, DKS Aromatic, Newchem e Ubiquity, si inserisce nell’ambito delle iniziative “La Statale per Expo”, il programma che l’Università Statale ha scelto di offrire ai venti milioni di visitatori dell’Esposizione universale. Due volte alla settimana (mercoledì pomeriggio e sabato mattina) i visitatori saranno accompagnati alla scoperta di Etruscans@Expo da un gruppo di giovani studenti “esperti” della Statale, a disposizione per guidare il pubblico anche alla visita dei Cortili della Ca’ Granda. Tutte le informazioni e gli altri eventi sul sito www.lastataleperexpo.it (info@etruscansatexpo.it)
Le visite guidate (comprensive della Ca’ Granda) sono previste su appuntamento per il pubblico e per le scuole, a cura degli studenti dell’Università il mercoledì (ore 14.30-17.30) e il sabato (ore 9.30-12.30). Per prenotazioni: visite.cagranda@unimi.it