Leonardo Bonucci, ospite di Senza-caffeina
Quest’oggi Viterbopost ha deciso di strafare. Proponendo ai suoi amati dodici lettori (storia lunga) il gioco delle cinque carte. Che non è quello più famoso, “delle tre”, dove vincono solo il baro di turno ed il compare. No, qui non si perde mai. Poiché attraverso cinque semplici passaggi si può evitare di sfogliare cento pagine di programma. Di che cosa si sta parlando?, vi chiederete. Ma naturalmente di Caffeina. Il festival liquido che parte questo venerdì (giovedì piccola anteprima) e che durerà fino al 5 di luglio.
Noialtri del Post abbiamo così pensato di selezionare una manciata di appuntamenti. I più meglio, avrebbe detto il tipo. O, magari, quelli che apparentemente ci son sembrati insindacabilmente doverosi di evidenza. Divisi per giorni, costi, location, target. E buona sfogliata.
Come sempre, in primis si deve pensare ai bambini e alle donne, c’è scritto anche sul bus, quindi rispettiamo la regola. Per i cuccioli (e per le signorine) la serata clou è quella di venerdì 26, legata a Senzacaffeina, che almeno non si agitano. L’incontro con Leonardo Bonucci è una vera chicca. Uno, si sta parlando di un fenomeno (nel senso pallonaro del termine) locale. È quello, in sostanza, che ce l’ha fatta. Due: il difensore bianconero rispecchia l’attualità. Ossia, meglio tirare calci ad una sfera che iscriversi a Biologia molecolare. Tre, per i non juventini, gli si può sempre chiedere: “quanto è bello marcare Messi?”. Tanto Leo è buono. E la randellata sui denti ve la risparmierà sicuramente. Ore 21.30, cortile dell’Abate, costo 5 euro. Nel dì dell’apertura.
Stefano Benni, presenta “Cari mostri”
Secondo consiglio, dedicato ai nostalgici. È un ritorno, già. Ma comunque un ritorno significativo più di Sgarbi o Crepet. Riecco “il lupo”, Stefano Benni. Istrione scapigliato che sa bene come si doma una folla. E poi capita a Viterbo per presentare il libro “Cari mostri”, ultima fatica che vale assolutamente la pena di acquistare (come poi tutti i suoi precedenti). Il sito preposto è il cortile di Palazzo dei priori. Nel giorno 29 di giugno (alle 21). Per la modica cifra di 3.5 euro, cioè gratis (vale il biglietto che dà accesso all’intera area).
Terzo. Giunti a metà del percorso serve una pausa. Una siesta con tanto di panino e birretta. Giù al Sacrario ci sta lo Slow food village. Dieci ristoranti (il doppio dell’anno scorso) per ogni esigenza possibile e immaginabile. E per non farsi mandare di traverso l’arrosticino basterà evitare quella mezz’ora nella quale a parlare sarà Oscar Farinetti, ideatore di Eataly. Il villaggio inoltre è logicamente sempre aperto. E frequentabile da ogni tipo di portafogli.
Marco Missiroli, “Atti osceni in luogo privato”
Atto quarto. Qui la scelta è sentimental-logica. Pure lui non è alla prima sotto l’ombra della Palanzana, ma Vinicio Capossela è Vinicio Capossela. E, oltretutto, il canovaccio della manifestazione è uscito con ritardo per colpa sua, che non voleva decidersi. Libro: “Il paese dei coppoloni”. Successo: assicurato. Musiche: affidate ad Alessandro “Asso” Stefana, il dio spaghetti-western su pentagramma. E portate i fazzoletti, che si piange e si ride sempre con quei due. Sette euro ben spesi, il 3 luglio (21.30), a piazza San Leonardo.
Chiude la novità. E siccome che a Viterbo le novità piacciono poco, ve lo abbiamo messo per ultimo. “Atti osceni in luogo privato”. Attenzione: non è uno streap improvvisato di Filippo Rossi. Bensì il titolo del volumetto bomba di Marco Missiroli. Osannato dalla critica, benedetto pure dai soliti disfattisti. Insomma, andateci. Ché oltretutto è gratuito (vale il discorso di Benni). Ore 21, cortile San Carluccio, domenica 5 luglio.
E questo è quanto.
