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A Cellere il Festival delle psichiatric band

Si esibiscono 9 gruppi (2 della Tuscia) nati a scopo terapeutico e riabilitativo

Il manifesto del Festival di Cellere

Il manifesto del Festival di Cellere

Dopo 12 anni, e proprio nel luogo in cui era nato e cresciuto, il Festival nazionale delle Psychiatric bands ritorna alle origini, nella caratteristica piazzetta di Cellere. La nona edizione della manifestazione, conosciuta e apprezzata ormai ben oltre i confini provinciali, quest’anno avrà inizio sabato 18 luglio, in piazza Umberto I alle 18. Protagonisti assoluti saranno nove gruppi provenienti da varie regioni italiane. Ognuno eseguirà diverse cover, ma anche brani inediti. A rappresentare la Tuscia ci penseranno i Riders on the storm di Montefiascone e i Tipi strani di Tarquinia. Il Festival nazionale delle Psychiatric bands è organizzato dal Centro diurno “Luna Piena” di Tarquinia del Dipartimento di salute mentale della Asl di Viterbo, in collaborazione con il Comune di Cellere.

“Quello delle psychiatric bands – spiega Venanzio Venanzi, responsabile del Centro diurno di Tarquinia – è ormai un fenomeno in evoluzione e in grande crescita. Si tratta di gruppi musicali nati all’interno dei servizi e delle istituzioni psichiatriche a scopo terapeutico e riabilitativo. Sono formati da utenti con la partecipazione e il supporto di operatori, professionisti esterni e volontari. Le psychiatric bands sono la testimonianza di un impegno operativo che vede al centro del lavoro psichiatrico il coinvolgimento diretto e la condivisione di esperienze emotivamente significative”.

A Cellere una manifestazione musicale molto particolare

A Cellere una manifestazione musicale molto particolare

Il festival, da questo punto di vista, è una opportunità di promozione delle qualità artistiche musicali maturate in percorsi che valorizzano le capacità espressive e relazionali di ogni utente. “Sul palco – prosegue Venanzi – saliranno persone con storie anche molto diverse, ma che convergono verso il comune desiderio di dar voce a una fortissima vitalità, oltre le restrizioni psicopatologiche e ambientali, con il coraggio della trasparenza e la consapevolezza dei limiti e delle singole potenzialità creative, per una musica che ci protegge l’anima”. Pur essendo uno spazio protetto, la manifestazione non rinuncia alla sua peculiarità di proporsi come un momento di massima apertura all’esterno, tramite il coinvolgimento degli addetti ai lavori, dei mezzi di comunicazione e del più ampio pubblico possibile. Ma, in definitiva, il festival è una gara a tutti gli effetti con tanto di giuria composta dai rappresentanti dei gruppi partecipanti e da esperti esterni del settore.

 

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