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Viterbo: te la senti di entrare in Zero waste?

L'associazione scrive all'assessore Vannini: "Può essere un modello"

Il presidente di Zero waste Lazio Massimo Piras

Il presidente di Zero waste Lazio Massimo Piras

L’associazione Zero waste, dipartimento del Lazio, ha scritto una bella letterina all’assessore comunale viterbese Andrea Vannini.
Ora, per quanti non ne fossero al corrente, di cosa si sta parlando? Piccolo passo indietro. Zero waste italy è un movimento, nato sulla scia di quello europeo, costituitosi nello Stivale nel maggio del 2009. Si pone in modo complementare e non competitivo con la “Rete italiana rifiuti zero”, sviluppando principalmente il versante della applicazione dei dieci passi verso rifiuti zero (appunto). Collabora con una miriade di gruppi locali fornendo contatti, competenze e formazione. Tra i propri compiti principali ha quello di redigere ed aggiornare la lista dei comuni nazionali che sposano la causa.
Bene, si può proseguire. Tema della missiva: situazione della raccolta e smaltimento dei rifiuti a Viterbo. Invito conseguente ad entrare a far parte della rete appena descritta.
“Ci siamo aggiornati sui dati, inerenti al tema, pubblicati recentemente dal Comune di Viterbo – dicono quelli di Zero Waste – accogliendo con entusiasmo i buoni risultati raggiunti dal lavoro di Vannini. Ottima è la riduzione dei rifiuti, elemento tutt’altro che scontato; nonché la volontà amministrativa di alzare l’asticella”.

L'assessore Andrea Vannini

L’assessore Andrea Vannini

E dopo i saluti istituzionali si passa a quelli rivolti alla collettività. “Orientare la comunità verso il riciclo – proseguono – oltre ad essere una scelta sostenibile, è la strada maestra per chiudere definitivamente la fase dell’incenerimento a favore del recupero di materia. Minimizzando, di contro, il conferimento in discarica. Con effetti sanitari positivi. Al pari degli inceneritori, infatti, anche le discariche rappresentano una soluzione anti economica. Chi ricicla non brucia né sotterra risorse, semmai le valorizza per sviluppare economia ‘circolare’ e occupazione locale. E’ legittimo, infine, chiedere alle comunità che beneficiano dell’ospitalità dei loro rifiuti nella discarica ‘Le fornaci’, maggior senso civico. Buona pratica che ci sentiamo di estendere a tutto il territorio laziale”.
Ed ecco l’invito propositivo. “Cogliamo l’occasione per estendere anche al Comune di Viterbo l’intenzione ad entrare nell’elenco internazionale delle città Zero waste – chiudono – che conferirebbe nuovo lustro al capoluogo di provincia e il ruolo di modello di riferimento per i borghi limitrofi”.

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