Vince al culmine della fatica la Viterbese E accede alle fasi nazionali dei play off di serie D. Vittoria sofferta: i gialloblu hanno dovuto attendere i tempi supplementari per festeggiare e regalare il sorriso al – finalmente – numeroso pubblico del Rocchi. Il gol di Saraniti (fino ad allora decisamente in ombra) toglie tutti dagli impacci, perché l’Olbia non demerita.
Gioca un calcio coraggioso, pieno di contenuti. Non a caso la squadra allenata da Biagioni ha collezionato 35 punti in 16 partite nel girone di ritorno. L’ex tecnico gialloblu ha costruito un piccolo giocattolo che funziona bene. L’Olbia è un complesso che mette in difficoltà la Viterbese: la migliore squadra vista al Rocchi. Biagioni comanda dalla panchina, Steri e Molino sono i condottieri in campo. I gialloblu devono adattarsi alla contesa.
Moduli a specchio: 4-3-3. Gregori si affida alla solidità di squadra. I sardi hanno ottime geometrie. A turno attaccano da destra o da sinistra: preferiscono costruire l’azione dal basso. Poi partono le verticalizzazioni sulle fasce: il terzino ha il compito da fare la sovrapposizione dopo che il regista ha impostato e la mezzala ha dettato il passaggio. Movimenti efficaci che tengono piuttosto bassa la Viterbese. Se da un lato è chiaro che l’Olbia nulla ha a perdere (deve vincere a tutti i costi per passare il turno), dall’altro i gialloblu sanno di poter avere due risultati a disposizione. L’unica nota tattica degna d’essere segnalata è il lancio a cercare Neglia (raramente Oggiano): l’esterno deve saltare l’uomo per creare superiorità numerica. Ma non accadrà spesso. La Viterbese tende ad arretrare e l’Olbia prende coraggio.
Poi arriva l’espulsione di De Cicco (doppia ammonizione) che in teoria dovrebbe cambiare la gara. In realtà l’Olbia offre il meglio di se stessa. I sardi vanno vicini al gol con Molino e Mastinu ma sulla linea bianca c’è sempre un gialloblu a strozzare l’urlo in gola. I cambi ordinati dalle panchine non modificano la situazione. Serve il colpo per sbloccare la gara: ci pensa Saraniti che indovina l’angolo basso e fa esplodere il Rocchi. Ora i gialloblu sono tra le prime dieci d’Italia: il sogno continua.