Un anno fa la città era ancora in festa per il ritorno in serie D. L’impresa di Rieti del 1 maggio, poi la festa finale nel derby col Civitavecchia, Vincenzo Camilli portato in trionfo, le speranze per un futuro di vittorie. Oggi la Viterbese deve ancora cominciare il suo campionato, ed è strano dirlo visto che mancano due giornate alla fine della stagione regolare. Ma è così, perché dopo il Fondi e poi la trasferta di Nuoro ci saranno i playoff, dove si gioca per qualcosa di concreto e preziosissimo come la promozione in Lega Pro.
Ma intanto, il Fondi. Ore 15, stadio Enrico Rocchi, ecco i pontini di proprietà dell’Università Niccolò Cusano e guidati da quel Sandro Pochesci che a Viterbo ha allenato soltanto per metà campionato ma che ha lasciato ottimi ricordi in quanto a gioco e spettacolo (palla a terra, tagli e verticalizzazioni, valorizzazione di giocatori). La Viterbese dovrà stare attenta alle ambizioni degli ospiti – solleticati anche dalla platea importante – e dovrà confermare di essere sulla strada buona per affrontare i playoff. Intanto dal punto di vista fisico, perché è adesso che bisogna far andare le gambe, non sono concessi appesantimenti o pause.
E poi sotto l’aspetto tecnico e tattico, e qui tocca a mister Gregori (colpito alla vigilia da un grave lutto: è scomparsa la mamma Francesca, condoglianze al mister anche da parte di Viterbopost) valorizzare le qualità degli elementi che ha a disposizione. A proposito di elementi: tornerà a disposizione dopo tre giornate di squalifica Andrea Saraniti, e proprio da lui, da Saranitovic, ci si aspetta molto in termini di gol e di assist, ma anche di maturità caratteriale, quella maturità che spesso gli è mancata quest’anno. Un altro rientro anche in difesa, con Dalmazzi che tornerà al fianco di Scardala al centro del reparto. Occhio ai diffidati, altra situazione da gestire in prospettiva della poule promozione.