Il Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile la richiesta di sospendere la legge della Regione Lazio che ha innalzato la soglia di età per potere accedere ai vitalizi. Lo ha deciso la prima sez ter del tribunale amministrativo regionale. Con questa motivazione: “Considerato che sussistono fondati dubbi in ordine alla giurisdizione del giudice amministrativo”.
La richiesta di sospensione della legge regionale era contenuta in un ricorso presentato da 78 ex consiglieri – riuniti in un’associazione – che reclamavano il vitalizio. Tra questi, anche il viterbese Rodolfo Fgigli, detto Nando, che di vitalizi ne prendeva addirittura due, da ex consigliere regionale (è stato anche presidente, ad inizio anni Novanta) e da ex parlamentare della Repubblica.
La giunta Zingaretti, lo scorso novembre, aveva approvato una legge che riduceva i vitalizi così com’erano elargiti dall’ente regione. Di qui il ricorso dei 78 (una decina quelli che, come Gigli percepivano due pensioni), su 272 aventi diritto. Ricorso ora respinto dal Tar.
Esulta il presidente della Regione, su Twitter: “Una conferma alla nostra scelta di equità e di giustizia”. Soddisfatto anche il consigliere regionale viterbese Riccardo Valentini: “La legge fu approvata con voto unanime di maggioranza e opposizioni ha portato anche una riduzione della spesa di circa di 8 milioni di euro. Risorse che troveranno sicuramente un utilizzo pubblico a vantaggio dei cittadini e delle cittadine del Lazio. In questo particolare momento tutti siamo chiamati a gesti di responsabilità atti a ristabilire equità sociale, e quanto decretato dal Tar rafforza la consapevolezza su un percorso necessario, giusto e improcrastinabile”.