Prima che il consiglio comunale degenerasse in un teatro (anzi teatrino) dell’assurdo, c’è stato il tempo per mettere sotto la lente un paio di emergenze che riguardano lavoratori e sanità. Merito della consigliera Martina Minchella (Pd), che con due interrogazioni urgenti ha chiesto al sindaco di interessarsi quanto prima alle rispettive situazioni.
La prima riguarda il personale di Villa Buon Respiro, struttura d’eccellenza – per la particolarità delle cure e per la preparazione dei professionisti – non nuova ad attraversare momenti di difficoltà. Stavolta la società, il gruppo San Raffaele, ha annunciato dei licenziamenti: “Esuberi che riguarano da 20 a 29 unità della clinica – ha spiegato Minchella – E c’è di più, perché questi lavoratori destinati alla mobilità non hanno ancora percepito due stipendi, e non è una novità visto che il Gruppo San Raffaele si è già reso protagonista di atteggiamenti del genere. Da qui la preoccupazione dei lavoratori, dei pazienti e anche degli utenti, visto che oltretutto la struttura è accreditata con la Regione. Chiedo al sindaco di attivarsi per verificare se ci siano gli estremi per questi licenziamenti e se essi rischiano di ripercuotersi sui servizi offerti da Villa Buon Respiro”.
Michelini ha promesso di informare il prefetto e di agire anche nei confronti della società: “Anche io non posso che essere preoccupato delle due mensilità arretrate e del piano di ristrutturazione aziendale”, ha detto il sindaco.
L’altra emergenza riguarda la trentina di partecipanti ad un corso per operatore sanitario organizzato dalla onlus Omnia e in associazione temporanea d’impresa con Regione e Asl. Questi (una rappresentanza dei quali presente in aula) pur avendo versato i pagamenti non possono sostenere l’esame conclusivo: “A causa – ha spiegato Minchella – di un credito che un soggetto terzo vanta nei confronti della Omnia e che attinge di fatto a quei pagamenti. Ancora più grave è il fatto che la Regione abbia permesso di attingere alla graduatoria della Asl per raggiungere il numero minimo per l’avvio del concorso, e che direttore e vicedirettore dello stesso siano dipendenti della Asl. Questi ragazzi hanno diritto di fare l’esame, entro il termine previsto del 30 maggio. Il tempo stringe – ha detto ancora la giovane consigliera del Partito democratico – dopodiché il danno sarà irreparabile, per soldi spesi e per tempo perso”.
La replica di Michelini: “Mi stupisce che la Asl, che fa parte dell’associazione temporanea non si sia mossa per tempo – ha risposto il sindaco – Già da domani chiederò lumi al commissario straordinario Macchitella”. Nella speranza che la bega si risolva presto, e bene.