Villa Buon Respiro chiude. Anzi, “cessa l’attività”, come ha scritto il Gruppo San Raffaele (proprietario della clinica di riabilitazione di Viterbo), annunciando la convocazione urgente del consiglio di amministrazione per sancire la decisione. Lo stesso gruppo, tra le motivazioni, ha chiamato in causa Regione e Asl di Viterbo, colpevoli – a sentire la proprietà – di non rispettare le promesse. Quest’ultima, la Asl, ora replica per le rime: “Negli ultimi due anni l’impegno dell’Azienda sanitaria locale, finalizzato a garantire la continuità dei servizi erogati presso la struttura di Villa Buon Respiro, è sempre stato costante, nonostante le vicende giudiziarie che hanno interessato il gruppo San Raffaele Spa – dicono dalla cittadella della Salute in un comunicato stampa – Tale impegno, con un grande sforzo di chiarezza e di trasparenza da parte della Asl, si è concretizzato con l’accreditamento della struttura Villa Buon Respiro e con la partecipazione consapevole di San Raffaele Spa in tutte le fasi dell’iter che hanno preceduto lo stesso accreditamento”.
La conclusione della Asl è amara: “In considerazione di quanto sopra esposto, restano incomprensibili le motivazioni addotte per la sospensione delle attività di Villa Buon Respiro, né si comprende quali atti la Asl di Viterbo e la Regione Lazio dovrebbero porre in essere per evitare tale decisione”. Resta la preoccupazione per i dipendenti – che già soffrono continui ritardi nel pagamento degli stipendi – e per i pazienti, tutti afflitti da patologie molto delicate che richiedono cure specifiche e di altissimo livello.