Viterbo si candida moralmente a capitale europea del volontariato. L’omonimo festival, quello che poi si è appena chiuso ma che in realtà proseguirà in altre forme e in altri modi già a partire dalla prossima settimana, ha visto passare per il capoluogo circa 20mila persone. Basteranno per raggiungere un tale primato? “Non saprei – ci scherza sopra il consigliere comunale-organizzatore Marco Ciorba – ma non cambia nulla. Perché se la candidatura per ora è morale, il 30 di settembre diverrà ufficiale. Nero su bianco”.
Ecco. I 120 e più eventi messi in piedi a spese zero (per le casse amministrative) hanno convinto un po’ tutti a provarci. E poco importa che si dovrà lottare contro almeno 3000 altri centri. E poco importa pure che di norma vince una capitale, una megalopoli. Viterbo è piccola piccola. E volendo anche mal messa. Ma quando si tratta di volontariato non è seconda a nessuno. “Ringrazio la città – prosegue Ciorba – l’anno scorso era il battesimo, ed è stato facile creare entusiasmo. Quest’anno serviva la conferma. Ed i numeri parlano chiaro. È stato stupendo vedere destra e sinistra collaborare. Alzare il telefono per ogni emergenza e sentirsi dire sempre di sì. Siamo andati oltre la politica. Abbiamo dato un esempio di ottima amministrazione”.
Ora, se Ciorba è stato (ed è tutto l’anno) l’anello di congiunzione tra mille volti e mille idee, il cuore pulsante della cosa è rappresentato invece dalle associazioni. “Più di cento – sempre lui – e dire che le 50 del 2014 mi sembravano già tante. Il merito del successo è loro. Dalle diocesi agli alpini. Dalle società sportive ai dottori”.
Ma andiamo a vedere cosa è successo, di dentro al festival. “Non saprei da dove cominciare – aggiunge il consigliere – quindi chiedo subito scusa perché mi perderò per strade diverse cose. Comunque, partiamo dalla cena dei ragazzi speciali. Che hanno cucinato e servito più di mille pasti. Unici. Ci hanno insegnato che tutto è possibile. Poi, il concerto di Annalisa Minetti. Un pienone assoluto. È venuta gratuitamente, così come chi è sceso a trovarci direttamente dal palcoscenico di Zelig.
Segno che di noi si parla anche fuori. La città a colori domenica mattina ha inoltre fatto giocare più di 1000 bimbi. Gli special olympics han portato 300 professionisti del nuoto. L’ex tribunale prima ha accolto una miriade di scuole, poi il teatro, poi è diventato un ambulatorio che ha permesso di fare 800 visite specialistiche. Stiamo parlando di medici volontari. Incredibile”.
Già, quasi impensabile. Anche perché, grazie alla cena si sono già sistemati i “debiti previsti”. Ed è rimasto oltretutto un bel gruzzoletto. Che fine farà? “Semplice – chiude Ciorba – verrà investito in un progetto condiviso dalle associazioni”.