Il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini
Al coro di no alla chiusura delle tratte al di fuori della Capitale di quella che una volta si chiamava Roma Nord e che oggi è semplicemente la linea ferroviaria Roma – Civita Castellana – Viterbo si aggiunge anche la (motivata) contrarietà del sindaco Leonardo Michelini. Per la precisione, secondo gli intendimenti dell’amministratore delegato dell’Atac, Danilo Broggi, bisognerebbe mandare in soffitta quei binari e continuare a fornire il servizio attraverso pullman.
“Il mio no – argomenta il primo cittadino – non è solo dovuto alla doverosa difesa del territorio e della città di cui sono sindaco. Queste sono posizioni scontate che comunque è sempre bene ricordare e sottolineare. Le mie argomentazioni partono da un ragionamento più approfondito. Atac ha molto probabilmente posto alla base delle sue richieste motivazioni di ordine economico: innanzitutto sarebbe opportuno che tali considerazioni fossero conosciute e rese note. In secondo luogo, vorrei chiedere a Broggi e ai suoi collaboratori se si è posto il problema delle ricadute sociali ed economiche”.
“Insomma – continua Michelini – se una società che, comunque, è a capitale totalmente pubblico si pone il problema della economicità della gestione, fa una cosa lecita e per certi versi condivisibile perché il fatto che sia pubblica non implica assolutamente che si sperperi denaro. Dertto questo, esistono altri aspetti che non possono e non devono essere trascurati, se non addirittura cancellati. Mi riferisco in primo luogo alla atavica carenza di collegamenti della Tuscia intera da e per Roma. Gli attuali tempi di percorrenza su ferro (non meno di due ore dal capoluogo alla capitale) sono inaccettabili e costituiscono un danno sicuramente per i viterbesi e per i cittadini tutti di questa provincia, ma anche per i romani. Ai quali possiamo offrire un prodotto materiale (e immateriale) sicuramente di pregio”.
A proposito di questo tema che penalizza quotidianamente chi utilizza il trasporto su ferro, il sindaco ricorda la recente immissione in rete dei treni veloci: “Un passo avanti importante – spiega – ma ancora non decisivo. Con il presidente Zingaretti c’è un impegno preciso ad istituire, almeno in un alcune fasce orarie, anche corse corse veloci. Solo così si abbattono i tempi di percorrenza”.
La linea Roma – Viterbo attraversa anche Vignanello
Ma c’è un aspetto che Michelini tiene ancora di più a mettere in evidenza: “Migliaia di cittadini della Tuscia e della provincia di Roma ogni giorno utilizzano i treni di quella linea. Per lavoro e per studio. Possibile che di colpo qualcuno possa decidere di cancellare quel servizio e di immettere sulle strade decine di pullman? No, non è ammissibile e neppure concepibile. L’ad Broggi fa il suo lavoro e non mi sento di giudicare se lo fa bene o male. Ciò che posso affermare con grande serenità, ma con altrettanta fermezza è che ipotesi di questo genere non saranno mai prese in considerazione e, per quanto mi risulta, non mi pare che pure in Regione ci siano opinioni difformi in merito. La Roma – Civita Castellana – Viterbo è un’infrastruttura che non solo non va smantellata, ma che va potenziata e ammodernata come già peraltro sta avvenendo con investimenti consistenti”.
Il manager Broggi, insomma, se ne faccia una ragione: per ora, non c’è nessun segnale che possa lasciar intendere che la sua proposta abbia un minimo di possibilità di esser accolta. Anzi, parte una mobilitazione popolare per impedire qualunque tipo di smembramento o dismissione: la Roma – Civita Castellana – Viterbo non si tocca
