Correva l’anno 1237 e Viterbo era una delle città che si era schierata a favore del papa (e ti pareva…) e contro l’imperatore Federico II di Svevia che aveva in animo di spazzar via tutta Santa Romana Chiesa e accaparrarsi l’intero cucuzzaro. La roccaforte della Tuscia, anzi, fu l’unica insieme a Brescia a resistere all’esercito invasore. Proprio da questo storico avvenimento prende le mosse “A.D. 1243 – l’ultimo assedio”, un romanzo scritto a quattro mani da Marta Tempra e Furio Thoth per raccontare come Viterbo eroicamente seppe opporsi all’invasore, subendo pure un durissimo assedio. In questo contesto, si inseriscono altre vicende: i contrasti tra l’impero e i comuni sostenuti dal papato, con lotte intestine che spaccavano le città, dividendo i padri dai figli, i fratelli dai fratelli. A Viterbo, Giacinta Brettoni, giovane nobile di parte guelfa, è destinata al convento fin dalla nascita, ma l’avversa fortuna della famiglia la porterà a rinunciare al velo per diventare moglie di un nuovo ricco della città. Nel frattempo, il poeta siciliano Jacopo degli Altofonte viene convocato alla corte di Federico II e l’iniziale meraviglia si trasformerà in angoscia quando s’innamora perdutamente di Selvaggia, figlia naturale del sovrano e destinata in sposa all’uomo più crudele del suo tempo. Alle loro storie si unisce quella di Guido, speziale lombardo in fuga con la famiglia da Lodi dopo che la città si era arresa all’impero. Amori infelici, rocambolesche fughe e impetuose battaglie si intrecciano in un romanzo corale in cui le vicende di tutti finiranno per convergere proprio nella città di Viterbo, culminando nella battaglia in cui la valorosa cittadina fronteggerà l’agguerrito esercito imperiale. Sono gli epici giorni dell’anno domini 1243, quello dell’ultimo assedio di Viterbo.
Il romanzo, in uscita per Arpeggio Libero editore, nasce dalla collaborazione tra Marta Tempra, giovane autrice, e Furio Thoth, pseudonimo per lo scrittore lodigiano specializzato in romanzi storici. “Credo fermamente che Viterbo abbia un incredibile potenziale storico e artistico – afferma Marta Tempra – purtroppo poco conosciuto al di fuori delle nostre mura. Ho voluto dedicare questo libro a una storia a mio avviso straordinaria. Mi piace pensare questo romanzo potrà, anche in minima parte, contribuire a far conoscere la nostra città come merita”. E la collaborazione del coautore lodigiano, nonché della casa editrice milanese Arpeggio Libero, sembra proprio testimoniare come la storia e la città di Viterbo non siano di mero interesse locale, ma esercitino il loro fascino anche sul resto d’Italia.
“Viterbo è una città ricca di storia e cultura – afferma infatti Fabio Dessole, direttore editoriale della casa editrice -. Per noi è stata una vera scoperta. Abbiamo ormai all’attivo numerosi autori nel territorio e stiamo continuando la nostra azione di scouting con un concorso diretto alle scuole. Non appena mi è stata raccontata la storia del fallito assedio di Federico II, era già deciso: sarebbe diventato un romanzo storico. E mi stupisco che nessuno l’abbia fatto prima”.
Marta Tempra, 24 anni, due città (Viterbo e Roma) per una doppia vita, ingegnere nucleare e scrittrice. Appassionata allo stesso modo del mondo interiore e di quello esteriore, crede fermamente che arte e scienza condividano lo stesso spirito di ricerca e la stessa voglia di indagare cosa si cela dietro l’apparenza. Ultima di cinque figli, è abituata fin dall’infanzia al caos creativo e a un punto di vista più che multiplo sulle cose. Scoperta a 21 anni sul web dall’editore Arpeggio Libero, ha pubblicato per loro le due raccolte “L’istante tra due battiti” e “L’estate dei bucaneve”, e il romanzo storico “A.D. 1243 – l’ultimo assedio”, oltre a varie antologie con diversi editori. Nel frattempo esplora il mondo attraverso tutte le sue espressioni artistiche (canto, disegno, musica, danza) ma in primo luogo la parola scritta, che coltiva in siti di self publishing come meetale e wattpad e sui blog ilmiopostit.wordpress.com e Magla: l’isola del libro. Furio Thot è laureato in Scienze Politiche all’Università di Milano, città dove è nato alla fine degli anni cinquanta. Ha pubblicato fino ad oggi una raccolta di racconti e quattro romanzi (Il sogno di Euridice, Le cesoie di Atropo, Il destino di Psiche, L’abbraccio di Thanatos e Conspiratio) tutti per Arpeggio Libero. Ha partecipato, inoltre, con sette racconti, all’antologia Le teste di Cerbero con Anna Piazza (autrice di Arpeggio Libero) e Simone Salvetti.Attualmente risiede a Lodi con la propria famiglia e dedica alla scrittura quasi ogni momento lasciatogli libero dalla propria professione. Dopo aver terminato il romanzo storico Conspiratio, si è dedicato alla stesura di “A.D. 1243 – l’ultimo assedio”, a quattro mani con Marta Tempra.