Roberta Angelilli, coordinatore Ncd nel Lazio, e il consigliere regionale Daniele Sabatini
Game over. Lo spazio e il tempo per le mediazioni sono finiti: il Nuovo centro destra suona la campanella per il Comune di Viterbo. Lo stizzito comunicato dei coordinatori regionali (Roberta Angelilli e Alfredo Pallone) non lascia adito ad interpretazioni di sorta. E la conferma arriva per voce di Daniele Sabatini, consigliere regionale ed esponente di spicco nella Tuscia: “Il partito, tutto il partito – tuona – è unito e convinto su questa posizione. Siamo all’opposizione dell’amministrazione Michelini, così come lo siamo verso Zingaretti. Non mi pare che ci possano essere dubbi su questo”.
Il consigliere comunale Goffredo Taborri non la pensa esattamente allo stesso modo…
“Ricordo a me stesso e al consigliere Taborri quanto egli stesso dichiarò nel momento in cui ufficialmente aderì a Ncd”.
Lo ricordi a tutti.
“Disse, ed è rimasta la prova sugli organi di stampa, che avrebbe agito sempre con le mani libere e aggiunse che prima o poi questa maggioranza l’avrebbe mandata a casa”.
Quindi?
“Quindi Taborri deve essere coerente. E’ il momento della chiarezza ed è il momento di dire no all’ambiguità”.
E la richiesta di una rappresentanza in giunta?
“Non può che essere personale: noi eravamo, siamo e saremo all’opposizione della Giunta Michelini. Non è un caso che al voto del 31 maggio prossimo Ncd in 7 regioni su 7 si presenti col centrodestra”.
Ma non è un’anomalia che invece voi continuate ad essere nella maggioranza del governo nazionale?
“Certo che si tratta di un’anomalia. Destinata a durare lo stretto necessario. Una situazione nata da situazioni contingenti, peraltro abbastanza comune anche in Europa”.
Che vuol dire?
“A Bruxelles e a Strasburgo i due principali gruppi, Partito socialista europeo e Partito popolare europeo collaborano in questa fase, ma restano distanti e differenti. Perché ci si meraviglia che possa accadere anche in Italia?”.
Non è proprio la stessa cosa….
“I fatti dicono che il Pdl temeva in piedi il governo Letta, ma ad un certo punto qualcuno decise che il Pdl non doveva più esistere (e ancora oggi non capisco il perché) e che tornava Forza Italia (che io personalmente non ho mai votato). Il rischio concreto era di consegnare il Paese a Grillo. Ecco perché un gruppo di parlamentari, 100 consiglieri regionali e 300 consiglieri comunali decisero di dar vita al Nuovo centro destra”.
Amici a Roma, avversari nel resto d’Italia: resta la contraddizione.
“Sui territori la nostra posizione è chiara, univoca e condivisa da tutto il partito: non si fanno accordi e/o alleanze col Pd”.
Goffredo Taborri, consigliere comunale Ncd
Eppure sembra che l’onorevole Fioroni voglia aggregare in quella che viene definita Area popolare anche pezzi di Ncd…
“A me sembra che Fioroni sia in notevole difficoltà a livello nazionale e allora si rifugia nella ridotta viterbese, dove per carità le cose gli riescono assai bene. E questo va detto. Ma mi permetto di aggiungere che mi pare abbastanza singolare operare per una cosiddetta area popolare in un contesto alternativo al Ppe. Mi sbaglio o il Pd, di cui Fioroni fa orgogliosamente parte, aderisce invece al Pse? Francamente faccio fatica a capire”.
La sintesi?
“Molto semplice. Ncd è all’opposizione a Viterbo e nel Lazio. Tutti, Taborri compreso, ne prendano atto”.
La traduzione? Non ce ne sarebbe neppure bisogno: Taborri o si adegua o è fuori.
