21112024Headline:

Francigena, l’ansia dei lavoratori

Barbara Valentino (Filt Cgil): "Vanno chiarite molte problematiche"

Un automezzo della Francigena

Un automezzo della Francigena

Preoccupazione. E’ il sentimento prevalente tra i lavoratori della Francigena (società di totale proprietà del Comune di Viterbo) dopo che nella riunione della quinta commissione è stata ufficializzata la volontà di esternalizzare il servizio di officine. “Il problema – confida Barbara Valentino, autista e rappresentante sindacale della Filt Cigl – non è solo l’officina. Lunedì avremmo voluto partecipare come organizzazioni sindacali alla commissione per ascoltare che cosa avevano da dire sia il socio unico che l’amministratore. Ci è stato impedito: non mi sembra corretto dover apprendere notizie che ci riguardano direttamente dai giornali”. Intanto, va detto che mercoledì prossimo (13 maggio) dovrebbe tenersi un incontro con tutte le parti in causa, ma la data deve essere confermata.

“E’ vero – aggiunge la sindacalista – è andato in prepensionamento il capo officina, ma sono rimasti due meccanici. Vorremmo capire che cosa comporta nell’organizzazione del lavoro la decisione di cedere il servizio a ditte esterne. E poi che fine faranno faranno i due dipendenti tuttora addetti a quel reparto? Si sente dire che così facendo, l’azienda risparmia: io ho qualche dubbio in merito. Però, se è così, ce lo dimostrino. Ci sono una serie di problematiche che vanno affrontate e discusse. Tra noi lavoratori c’è preoccupazione. Personalmente provengo dal Cev e conosco bene questo stato di incertezza”.

Sul tappeto comunque ci sono diverse questioni. Ancora Barbara Valentino: “Si parla di riduzione del servizio di scuolabus:  se ciò fosse vero, andrebbe riorganizzato tutto il settore mobilità. Sul trasporto pubblico locale, si attende un decreto legge del governo che dovrebbe mettere ordine nell’intera materia. Della farmacia comunale che doveva essere ceduta, non si sa più nulla, come pure non si hanno notizie per quanto riguarda il settore impianti tecnologici. Di tutto questo vorremmo parlare con i responsabili: sia l’azionista, cioè il Comune, sia l’amministratore Curcio. Vorremmo soprattutto capire quali strategie si vogliono attuare”.

Barbara Valentino, rappresentante della Filt Cgil in Francigena

Barbara Valentino, rappresentante della Filt Cgil in Francigena

Un nodo da affrontare è anche quello riguardante gli investimenti ad esempio sugli autobus, in generale vecchi e abbastanza usurati. Si parla di mezzi che hanno più di 30 anni di esercizio, sprovvisti di pedana per i disabili e soggetti a frequenti guasti. I 3 autobus elettrici sono fermi da tempo e sembra inoltre che il pullman più giovane abbia oltre 18 anni di servizio. Una situazione preoccupante: “Noi dipendenti, un centinaio circa, siamo davvero angosciati da questa mancanza di chiarezza. Se ci sono strategie di rilancio e di intervento ce lo facciano sapere. Noi vogliamo il bene dell’azienda per poter offrire servizi migliori ai cittadini. Magari potremmo dare una mano ad affrontare le varie questioni mettendo sul tavolo la nostra esperienza sul campo. L’attuale assenza di dialogo produce soltanto danni e incertezza”.

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