Quantomeno gli affezionati delle cause perse hanno qualcuno a cui rivolgersi. San Giuda Taddeo, si chiama il tipo. Delegato alle missioni impossibili dal Signore in persona. Per quanto riguarda invece le occasioni perse, un santo da venerare ancora non ci sta. E la Tuscia non riesce quindi a trovare qualcuno che la curi da questo inguaribile male.
L’ennesima dimostrazione di quanto appena descritto si è concretizzata (o magari materializzata, per rimanere in tema) negli ultimi giorni. Luogo del misfatto, Ronciglione. Apostoli, quelli dell’Accademia Kronos.
Ma andiamo per ordine. “Si è concluso domenica – dicono – un importante stage incentrato sulle ultime regole comunitarie per richiedere e ottenere finanziamenti per progetti sull’ambiente e sulle rinnovabili, nonché sui contratti di fiume, che rappresentano una nuova realtà per difendere e valutare il territorio, potendo accedere anche a cospicui contributi Ue”.
Ora, seppur su queste colonne se ne era già parlato, torniamo a dare spiegazioni. Cosa sono i contratti di fiume? “Rappresentano il manifestarsi di una risposta che nasce dal basso per fronteggiare il continuo diffondersi del dissesto idrogeologico – proseguono sempre loro – e della precarietà di un territorio reso sempre più vulnerabile dall’eccessiva antropizzazione (gli interventi dell’uomo, ndr) e dalla carenza di manutenzione. I Cdf hanno inoltre la valenza di valorizzare aree naturali usufruibili da un turismo responsabile. Intendono poi contribuire a superare la logica dell’emergenza, mettendo in campo una politica integrata e realistica capace di coinvolgere tutti i soggetti interessati, verso una prevenzione attiva ed in grado di produrre indubitabili conseguenze positive anche sul piano economico”.
Bene. Si va avanti. Specificando che il numero dei partecipanti ha superato ogni previsione. Si è infatti arrivati a 50 allievi. Tra di loro dirigenti, sindaci e assessori comunali, ma anche giovani laureati in cerca di una nuova professione.
Da dove è arrivata tanta gente? “Toscana, Umbria, Campania e Basilicata – aggiungono – mentre nessuno dai comuni del viterbese”.
Ed eccoci al punto. “Forse questi signori pensano di essere tanto bravi a prendere finanziamenti europei al punto da snobbare chi invece vorrebbe insegnargli come fare correttamente”, Nota con profonda amarezza il presidente di Accademia Kronos, Ennio La Malfa.
Ciò nonostante comunque, e dato il successo di questa prima edizione, i dirigenti hanno pensato di preparare un altro stage, ma questa volta organizzato insieme all’università della Tuscia. Proponendo di attivate un cdf sul territorio di Tuscania. Che non si sa mai…