Mille sfumature di arcobaleno. La Città a colori è un caleidoscopio di tonalità, tutte declinate verso il gioco e la gioia di vivere: l’evento che in sostanza conclude l’edizione 2015 della Settimana del volontariato è l’appuntamento più atteso dai più piccoli. Lo organizza Viterbo con amore, una delle associazioni che con maggiore incisività operano sul territorio provinciale nell’infinito campo della solidarietà. Strade e piazze invase da migliaia di ragazzini e dai loro genitori e o sport grande protagonista. I ciclisti utilizzano l’area di piazza del Plebiscito appena liberata dai tavoli della cena di sabato sera; nel cortile di Palazzo dei priori le cucine lasciano spazio ai tatami e tocca così agli amanti delle arti marziali. Poi si scende verso il Sacrario: proprio davanti agli Almadiani c’è la postazione della Croce rossa, ma stavolta non c’è per fortuna nessuna urgenza e allora si passa a truccare qualche frugoletto ancora non in età per praticare sport. E c’è anche il maxi calcio balilla 7vs7 che entra in funzione nel pomeriggio per sfide che più accanite non si può. Una struttura gonfiabile per il softball a dimostrazione che, stavolta (come sempre dovrebbe accadere nello sport e come accade costantemente nel mondo del volontariato) non ci sono distinzioni: tutte le discipline hanno medesima dignità.
Un angolo se lo ritagliano gli scacchisti che, come si sa, hanno bisogno di concentrazione e quindi se se stanno un po’ in disparte alle prese con alfieri, regine e cavalli da spostare. In piazza della Repubblica tocca al basket, mentre atletica e pattinaggio occupano la metà di via Marconi, lasciando la parte più alta alla pallavolo. Marco Ciorba, presidente della Consulta del volontariato, si fa una passeggiata ed ha una parola e un grazie per tutti, accompagnato dalla presidente del consiglio comunale Maria Rita De Alexandris, dal delegato Coni Alessandro Pica, dal consigliere delegato allo sport Sergio Insogna e da Domenico Arruzzolo, che guida appunto Viterbo con amore. Quest’anno l’associazione finanzierà, tra gli altri, il progetto della nascita della Fondazione Oltre noi che, esaurite le pratiche burocratiche con tanto di versamento di 50mila euro a fondo perduto, si dedicherà ad una iniziativa di profondo significato: far nascere nella Tuscia una casa famiglia per la cura di ragazzi autistici che ora vivono in una struttura di Arezzo. In piazza Fontana grande, intanto, per tutta la mattina si effettuano test e visite gratuite per la prevenzione del diabete e delle patologie renali. Numerosi professionisti sanitari impegnati in un vero e proprio percorso per la prevenzione di alcune delle più importanti patologie croniche, il diabete, le malattie renali e cardiovascolari che ogni anno colpiscono uno numero crescente di cittadini nella provincia di Viterbo. Anche in questo caso diagnosticare precocemente l’insorgere della malattia può rivelarsi determinante, per evitare ulteriori complicanze. Iniziativa della Asl con il determinante contributo dell’Associazione giovani e adulti con diabete, in collaborazione con l’associazione Malati di reni e con la Croce rossa italiana.
Gran finale in piazza del Teatro con l’esercito di Stradacalciando 2015, la kermesse organizzata dalla Federcalcio e dedicata quest’anno al ricordo di Luca Graziosi, il sedicenne di Castel S.Elia scomparso qualche mese fa a causa di una meningite fulminante e protagonista nel 2013 della Rappresentativa Giovanissimi che vinse il titolo regionale. Presenti i genitori Tamara e Gilberto che ricevono dalle mani del delegato Ermanno Todini una targa ricordo: un grande applauso saluta Luca e poi tocca ai circa 250 allievi delle scuole calcio di Viterbo e provincia. Un paio d’ore di calcio sui sampietrini, poi medaglia per tutti, attestato alle società partecipanti e terzo tempo con merendine, crostate e (rigorosamente) acqua minerale.
E mentre il sole primaverile picchia come se si fosse a Ferragosto, ci si dà appuntamento già per l’anno prossimo. La Città a colori 2015 va in archivio, ma le centinaia di associazioni che operano quotidianamente (le necessità di chi ha bisogno non vanno mai in ferie e non conoscono festività o turni di riposo) si rimboccano come sempre le maniche e continuano a lavorare in silenzio e senza la luce dei riflettori accesa.
Un faro grande invece illumina la candidatura di Viterbo a capitale europea del volontariato (dossier da presentare entro settembre, decisione il 5 dicembre): Barcellona e Lisbona si sono aggiudicate le precedenti edizioni. Competizione complicata ma la linfa vitale c’è e va messa a regime nella “gara” europea. Condizione essenziale: bisogna essere tutti d’un sentimento. Ma a quelli del volontariato non va neppure ricordato (nell’amministrazione comunale, tanto per dire, non funziona proprio così…): loro lo sono ogni santo giorno.