Cinque partite e poi, dal 24 maggio, il Piave mormorava, i playoff. Attilio Gregori deve preparare un piccolo torneo, magari d’andata (il finale di campionato) e ritorno (gli spareggi che daranno vita alla griglia per eventuali ripescaggi in Lega pro). L’allenatore, che oggi guiderà la ripresa del lavoro, ha già detto che sarà spietato, se dovesse servire. “Punterò sui giocatori pronti e motivati, perché non mi possono mettere a fare valutazioni complicate”, ha detto venerdì, nel giorno del suo ritorno in carica dopo l’esordio dell’ottobre scorso. Pur sottolineando come la qualità della rosa gialloblu non si discuta: “Ma i nomi, le figurine, non servono a vincere le partite”, ha chiosato. E allora, qualche ipotesi, un borsino, sui giocatori per come stanno le cose al momento e secondo il modulo 4-4-2, che diventa 4-2-4 in fase offensiva e che sembra il più tagliato per questa squadra.
A partire dalla porta, che potrebbe tornare ad essere difesa da Fadda, caduto in disgrazia negli ultimi tempi a vantaggio di Zonfrill. Sempre di under si tratta, comunque. Così come un under Tuniz, l’esterno titolare che però ai tempi della prima gestione Gregori aveva trovato poco spazio: possibile (ma non sicuro) che rispunti l’accoppiata Pingitore-Perocchi. Detto che la coppia centrale Dalmazzi-Scardala sembra intoccabile (il primo è un under che serve come il pane, il secondo il capitano), ecco che invece qualcosa potrebbe cambiare a centrocampo. Nuvoli non si tocca, perché dà solidità al reparto, fa schermo alla difesa ed equilibrio a tutta la manovra. Diverso il discorso per Giannone, che non si era lasciato benissimo (eufemismo) con Gregori: bisogna ricostruire il rapporto anche per il bene della stagione, visto che la Viterbese non può certo fare a meno della classe di Rocco o di un Rocco svogliato. C’è da tenere conto che per la mediana sta tornando Giulio Faenzi, altro under preziosissimo che ha risolto i problemi fisici. E davanti? Qui c’è soltanto l’imbarazzo della scelta, “abbiamo sette elementi offensivi”, ha detto Attilio. Saraniti intanto non sarà disponibile per Palestrina (squalifica dopo l’espulsione con l’Ostiamare), ma in quel ruolo c’è Pippi. Pero Nullo, un po’ fuori dal giro negli ultimi tempi con Ianni – e non si capiva bene perché – scalpita, come Fabio Oggiano. Tutti in ballo per convincere Gregori a puntare su di loro, tutti chiamati a prendersi quelle responsabilità che potrebbero fare la differenza di qui alla fine dei giochi. Nella speranza che per la Viterbese non finiscano troppo presto.