Praticamente ogni paese ha la sua. Che per descriverle tutte ci vorrebbe una settimana. Viterbopost ha così deciso di ricordarle ai suoi lettori in ordine rigorosamente alfabetico, soffermandosi qua e là a naso, in base a piccole diversità o minimi dettagli. Anche perché si sta parlando della processione del Venerdì santo (domani, per chi fosse poco pratico dell’argomento). E quindi non è che ci si possa poi allargare molto con la fantasia.
Dunque. Il Comune più piccolo della Tuscia, Tessennano, celebra anch’esso la rievocazione della passione di Cristo. Sperando che non finisca come quella volta che a tale Ilio si sfrenò la macchina durante il passaggio. Diversi figuranti furono investiti e se la videro brutta. Tutti illesi però, Giuda compreso. Miracolo avvenuto (e patente tolta).
Nel capoluogo, e cioè a Viterbo, si punta tutto sulle ambientazioni medievali (ti piace vincere facile). Si parte dalla chiesa di Santa Maria Nuova, si procede verso via Cardinal La Fontaine, quindi via delle Fabbriche, Cavour, piazza del Comune, via e piazza San Lorenzo, palazzo dei Papi. Il tutto a cura della parrocchia di Villanova.
Carbognano. Qui organizza il Sodalizio dei cavalieri di San Filippo, in collaborazione con la IX Legio Hispana.
“Anche i non credenti, tuttavia, potranno godere di sensazioni incredibili, grazie alla vicinanza della scena agli spettatori, pensata proprio per creare un contatto ed una sinergia unica”, giura chi sta dietro le quinte. Insomma, lo spettacolo è assicurato.
Andiamo oltre, Bagnoregio. Un lungo corteo di fedeli uscirà dalla chiesa di San Donato di Civita insieme al crocifisso, discendendo verso il paese attraverso il caratteristico ponte di collegamento. Ad attenderlo Pilato. Terminata la rappresentazione lo stesso corteo riprenderà subito la via del ritorno per riportare il Cristo nella sua chiesa: la tradizione impone che il rientro avvenga entro la mezzanotte (come Cenerentola), pena il passaggio di proprietà della statua alla città di Bagnoregio.
A Vetriolo si va per episodi, tipo Topolino: “l’ultima cena”, “il tradimento di Giuda”, “l’orto degli ulivi”, “Gesù davanti a Pilato”, “impiccagione di Giuda”, “crocifissione”.
A Barbarano Romano invece si parte di buonora: ore 6, visita alle croci. Una sorta di sopralluogo per la processione delle 21. Stesso discorso a Latera, qui però addirittura si comincia alle 5 di mattina: processione la Desolata (non perché sia una desolazione alzarsi a quell’ora, ma piuttosto si ricorda l’episodio della Madonna che va alla ricerca del figlio arrestato dalle autorità romane). Sempre 21 rievocazione, ma per non farsi mancare nulla accompagnata da canti in latino della tradizione orale eseguiti dai membri delle confraternite.
Chiude l’elenco delle località (speriamo tutte) annunciato in apertura: Acquapendente, Arlena di Castro, Bagnaia, Bassano Romano, Blera, Bolsena, Canepina, Canino, Capranica, Caprarola, Carbognano, Castel Sant’Elia, Cellere, Civita Castellana, Corchiano, Fabrica, Gradoli, Grotte, Ischia, Marta, Montefiascone, Monte Romano, Nepi, Onano, Orte, Piansano, Ronciglione, Soriano, Sutri, Tarquinia, Tuscania, Valentano, Vetralla, Vetriolo.