Al museo civico di Viterbo si è tenuta il 2 aprile scorso la presentazione del nuovo libro di Mary Jane Cryan, Etruria Storia e Segreti Pubblichiamo l’intervento in quella circostanza della archeologa e fotografa Chloé Ercoli Bannister.
Malgrado questa zona fosse piuttosto pericolosa all’epoca del Grand Tour, per via della malaria e dei briganti, molti scrittori, viaggiatori, artisti e illustri ospiti si sono fermati qui e molti vi hanno vissuto.
Grazie ai libri di Mary Jane Cryan non solo scopriamo aneddoti e fatti sulla storia del nostro meraviglioso territorio, ma anche storie mai raccontate finora, che grazie ai suoi lunghi anni di ricerca, sono finalmente venute alla luce. Parlo per esempio del retaggio lasciato dagli Stuart di cui molte informazioni provengono dall’estero. Come testimoniano le lettere custodite nel Castello di Windsor o la ricerca negli archivi di Roma e Liverpool che hanno fatto luce sull’incredibile ascesa di Joseph Denham. Da povero irlandese, pieno di debiti e destinato al carcere, si ritrovò console e ricco proprietario terriero di Proceno, Onano e Centeno. E infine che Vetralla è l’unico paese al mondo fuori dall’Inghilterra a godere della protezione della corona inglese sin dal 1512. Nonostante sia per metà inglese, io stessa non ne ero a conoscenza finché non ho letto i libri di Mary Jane.
Scopro anche che il Palazzo Farnese a Caprarola fu abitato da una signora americana con le sue figlie. D’Annunzio, visitandole, trasse ispirazione per il suo libro Le Vergini delle Rocce. Nel libro della Cryan troviamo anche le foto d’epoca del palazzo risalenti al 1915 con le donne di Caprarola intente a confezionare maschere antigas per sostenersi; poiché i mariti erano partiti per la guerra seguendo la propaganda di D’Annunzio stesso.
Il libro Etruria Storie e Segreti dà un ottimo spunto anche per gli amanti della pittura e dell’arte con una esauriente lista di pittori, più o meno famosi, che hanno immortalato le nostre terre.
Solo un’appassionata storica anglofona poteva dedicarsi cosi meticolosamente a queste ricerche e il libro Etruria Storie e Segreti (che ha anche un’edizione in inglese Etruria Travel, History and Itineraries in Central Italy) apre nuovi orizzonti, nuove conoscenze e nuovi spunti da seguire per scoprire tante altre storie che restano ancora da raccontare. Le preziosissime ricerche di Mary Jane sono condensate in questo piacevolissimo libro, raccontato in maniera semplice, scorrevole ed efficace, lasciando al lettore il desiderio di approfondire la conoscenza di questi luoghi così intrisi di storia. Abbiamo talmente tanti tesori nella Tuscia, molti dei quali sono nascosti dalla vegetazione e situati in luoghi impervi, che spesso nemmeno si conoscono ed è importantissimo per il turismo della zona avere dei libri che indichino i siti più importanti raccontando non solo fatti ma aneddoti che entrano nel cuore delle persone, che appassionino il visitatore portandolo a voler scoprire sempre di più.
La Tuscia (o l’Etruria nel caso specifico) è un territorio che va gustato pian piano, va esplorato e vissuto e la storia di questo luogo è stata scritta anche dai viaggiatori che l’hanno attraversato. I loro diari di Viaggio sono la Lonely Planet di allora, anche se non c’è quasi nulla sulla guida Lonely Planet moderna riguardo alla nostra zona, e anche per questo motivo i libri di Mary Jane sono cosi preziosi.
Per me che tengo un corso sulla letteratura generata dai famosi viaggiatori del Grand Tour, Etruria Storie e Segreti è una pietra miliare, una vera e propria bibliografia sugli autori più illustri dell’epoca che meglio descrivono la nostra zona: dalla Contessa Blessington e Charles Dickens ai coniugi Hawthorne e tanti altri autori meno famosi. Inoltre, essendo un’ archeologa e cresciuta in questo splendido territorio, non posso che ringraziare Mary Jane per le sue approfondite ricerche. La speranza è che gli studi storici, su questa nostra amata Tuscia, continuino rigogliosi con lo stesso amore e passione con cui si è dedicata Mary Jane negli anni affinché i nostri gioielli architettonici e archeologici vengano apprezzati, conservati e visitati da sempre più persone anziché cadere nel dimenticatoio come troppo spesso accade nel nostro Bel Paese.