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Ronciglione punta sulla via Francigena

Anche il centro cimino tra i 17 che hanno firmato il protocollo d'intesa

Il sindaco di Ronciglione Alessandro Giovagnoli

Il sindaco di Ronciglione Alessandro Giovagnoli

Ronciglione è tra i Comuni firmatari del protocollo d’intesa per la costituzione di un tavolo di coordinamento volto alla valorizzazione della via Francigena.
Diciassette comuni laziali (Acquapendente, Bolsena, Campagnano di Roma, Capranica, Caprarola, Formello, Grotte di Castro, Mazzano Romano, Montefiascone, Monterosi, Nepi, Proceno, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Sutri, Vetralla, Viterbo) sono stati sottoscrittori, lo scorso 25 marzo a Formello, di un progetto a più voci che culminerà nella costituzione di un tavolo di coordinamento per la valorizzazione dei territori attraversati dai tracciati storici della via Francigena, al fine di sviluppare un modello basato sul turismo culturale sostenibile.
All’incontro, oltre ai sindaci dei Comuni coinvolti, erano presenti l’assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili della Regione Lazio Lidia Ravera, il Direttore dell’Agenzia regionale per il Turismo Gianni Bastianelli, il presidente dell’Associazione Europea Vie Francigene, il primo cittadino di Formello Sergio Celestino e l’onorevole Alessandra Terrosi.

“Ronciglione, così come altri paesi della Tuscia, ha la fortuna di sorgere su uno dei più importanti itinerari religiosi e storici del mondo, la via Francigena. Un’immensa fonte di ricchezza turistica spesso mal sfruttata per mancanza di coordinazione tra i Comuni interessati dal tratto, che non si ritrovano ad agire sulle basi di strategie di valorizzazione condivise. La firma del protocollo d’intesa – commenta il sindaco, Alessandro Giovagnoli – rappresenta un fondamentale primo passo nella direzione dello sviluppo dell’intera via Francigena, soprattutto del tratto laziale in entrata a Roma, che interessa anche Ronciglione, con preziosi vantaggi in termini di sviluppo turistico ed economico. Lo scambio di idee e progetti tra i diversi soggetti che costituiranno il tavolo, darà vita ad un flusso che non resterà isolato, ma entrerà in una rete di cooperazione finalizzata a tradurre linee teoriche in atti concreti”.

Il tavolo di coordinamento, composto da rappresentanti istituzionali dei soggetti sottoscrittori, avrà importanti funzioni di cooperazione e promozione territoriale, coinvolgendo gli enti locali, le istituzioni pubbliche centrali e territoriali ed i soggetti pubblici e privati, al fine di stilare una strategia integrata di sviluppo.

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