E’ il giorno cruciale: oggi il centrodestra si riunisce per trovare la quadra definitiva sia sulla composizione della lista che sosterrà la candidatura di Fabio Bartolacci, sindaco di Tuscania, alla presidenza della Provincia che verrà e sia per il tentativo ben più ambizioso di cominciare a porre le basi per una ricomposizione dell’area moderata. Ormai i tempi tecnici per la presentazione ufficiale cominciano a stringere e dunque è il momento di mettere nero su bianco.
“Sono fiducioso – conferma Bartolacci – che si possa giungere ad una sintesi unitaria. Le ragioni dello stare insieme sono sicuramente più numerose di quelle che potrebbero indurre ad una divisione. Ieri, ho avuto un incontro assai franco e produttivo con il sindaco Grotte di Castro, Piero Camilli, e mi pare di poter affermare che i passi avanti siano stati notevoli”.
Dunque sembra superata la querelle con il “comandante” che pure nei giorni scorsi aveva sparato a palle incatenate contro la discesa in campo del primo cittadino di Tuscania, paventando anche la possibilità di presentare una lista propria. Particolari difficoltà non vengono segnalate in zona Ncd, mentre resta ancora da sciogliere il nodo relativo a Forza Italia.
Le due anime degli azzurri tornano a fronteggiarsi anche su questo terreno, che pure dovrebbe invece rappresentare il momento della coesione. Di fatto, i mariniani sono tutti convintamente sostenitori di Bartolacci; più di una remora viene al contrario sollevata dalla componente battistoniana. “Ho personalmente parlato con Battistoni – conferma il candidato presidente – e mi auguro che si possa arrivare ad una sintesi. Non ho colto situazioni di particolare disagio anche perché non credo proprio che sia questo il momento delle divisioni o dei distinguo. Peraltro, proprio per il ruolo di vice coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco ha quasi il dovere istituzionale di arrivare ad una sintesi. All’incontro di oggi la porta sarà aperta a tutti: spero che ci siano tutte le condizioni per chiudere l’accordo nella maniera migliore possibile”. La fiducia e la speranza di Bartolacci sono doverose, ma la sensazione è che si sia ancora lontani da una sintesi. Con la possibilità, nemmeno tanto sussurrata, che alla fine i battistoniani facciano una lista per proprio conto. E con effetti dirompenti su un partito, Forza Italia, sempre più dilaniato e sempre meno unito.