C’è una cosa che spaventa i pupi più delle api e del buio: la politica. Affare strano, da tenere giocoforza a debita distanza. Che papà e mamma, la sera a tavola, ne parlano sempre male. E guardando certi faccioni in tivù non si può certo dormire tranquilli.
Eppure negli ultimi anni qualcosa s’è mosso. A Milano, Roma, Cervia e Fiuggi. Ma pure in piccoli centri come Mogliano Veneto, Occimiano, e perché no anche Tarquinia.
La manovra (volendo paracula) di avvicinamento, porta il nome di “Consiglio dei bambini e dei ragazzi”. Quello che poi si terrà, in ultima istanza e dopo un lungo e tortuoso iter, proprio oggi pomeriggio a Viterbo. Ore 17, nella sede istituzionale di Palazzo dei priori.
“Sono partiti dalle primarie – dice l’assessore alla istruzione, Raffaella Valeri – con tanto di campagne elettorali, slogan e programmi. Hanno votato ventuno rappresentanti. Ed eccoli qua, a nominare il sindaco che li guiderà per i prossimi tre anni”.
Insomma, gli sbarbati del capoluogo hanno voglia di dire la loro. Nonostante ancora frequentino elementari e medie. E toccherà quindi starli a sentire. “Il progetto è regionale – prosegue la Valeri – piuttosto vecchio, parliamo di poco dopo il 2000. È stato stilato anche un regolamento a riguardo, che non abbiamo toccato. E un primo sindaco c’è già stato, a dirla tutta. Ma è durato poco, o forse non è stato preso molto in considerazione. Insomma, noi su questa cosa ci puntiamo. Anche se dalla Pisana arriveranno, e con discreto ritardo, solo 2000 euro ogni 365 giorni. Il resto proveremo a mettercelo noi, se ne è parlato in giunta. Non si può mandare a male tutto questo entusiasmo”.
Così un primo bando è stato già consegnato. Nella speranza che venga accettato e finanziato, seppur a babbo morto (in senso metaforico). E nel mentre, tramite scrutinio segreto, si saprà il nome del primo piccolo cittadino. Un mini-Michelini che dovrà trattare e proporre ai suoi e ai grandi, temi di indiscusso valore quali il mondo della scuola, della città e dei giovani. Che avrà anche il compito di formulare proposte e pareri, oltre che avanzare interrogazioni in merito a pubblica istruzione e servizi scolastici, tempo libero, sport e spettacolo, sicurezza stradale e circolazione, politica ambientale ed urbanistica, iniziative culturali e sociali, solidarietà ed assistenza, rapporti con l’associazionismo. “Insomma – chiude la Valeri – a stringere, dibatteranno dei nostri stessi argomenti. E, stando alle prime riunioni, direi che abbiamo molto da imparare da loro”.
Se dovessero infine raggiungere qualche buon risultato, sulle ali dell’innocenza e della beata gioventù, magari si potrebbe decidere di sostituirli ai grandi. Che non si sa mai…