Nel 2014 gli italiani che hanno smesso di leggere sono stati 820 mila, mentre sono quasi 2 milioni e mezzo le famiglie che non hanno un libro in casa .Insieme a questi dati c’è da dire che i test Pisa (vedi blog precedente) hanno evidenziato un deperimento delle competenze linguistiche degli studenti.
Non voglio esagerare, ma la lettura da sola risolve la scadente competenza linguistica dell’italico studente, certo se si leggesse di più ci sarebbe un riscontro positivo in tanti ambiti (linguistici/espressivi/comunicativi) in aggiunta a tutto il resto che di buono comporta leggere .
Se si legge poco in Italia è colpa dei genitori per primi. Aridanghete. Se la amassero farebbero qualcosa per i figli fin da piccoli. Ma, si sa, oggi i genitori sono molto presi da mille incombenze e preoccupazioni. Massimo che si può è dire al pargolo di leggere, ma così, tanto per dirlo.
I genitori devono leggere con i figli fin da piccoli. Dal Sud Africa agli Stati Uniti, dal Messico all’Italia si stanno mettendo in atto le strategie più disparate per avviare all’amore per la lettura. Per esempio a New York si promuove presso la Public Library un programma slegato dalle scuole.Si porta la lettura nelle zone remote e disagiate senza costi, là dove ci sono bambini, non più con il camioncino, come una volta, col Web, anzi, anche col Web. Non si demonizzano fumetti, manga, blog.Vanno bene anche i testi prodotti dalla Rete. Leggere è figo, divertente, trendy, questo è il messaggio che deve arrivare. Dagli Usa dove la lingua parlata è quella più diffusa al mondo, al Sud Africa dove le lingue usate sono undici. Qui si punta sul supporto degli adulti che possano promuovere con i bambini la lettura, la scrittura, l’oralità. Esistono nel paese dei club di lettura con attività varie , tra cui la recitazione e i giochi, dove genitori e figli si trovano a leggere ad alta voce. Esiste un supplemento cartaceo allegato nel fine settimana ai quotidiani che offre alle famiglie un supporto attraverso racconti, fumetti ed altro.
A Bologna si sono incontrati gli ambasciatori della lettura venuti da tutto il mondo personaggi che a vario titolo hanno contribuito e contribuiscono alla formazione di una generazione di lettori fortil. L’incontro, avvenuto nell’ambito del Salone del libro per ragazzi è servito per scambiarsi esperienze utili ai fini di educare alla lettura .
Per finire voglio citare la Svezia dove per incoraggiare i genitori a leggere per e con i figli , bibliotecari si recano a casa dei bambini portendobtre libri.Dopo sei mesi mtornano con altri tre libri così fin a tre anni. Sono, perciò, i genitori che leggono agli infanti.In Italia il 23 aprile si è tenuto un evento dedicato alla lettura.Se è vero che la scuola è il luogo di elezione , è pur vero che l’amore per la parola scritta si impara da piccoli.Chiaro?
Allora le case editrici , le librerie, le biblioteche, attività tutte che in qualche modo si occupano di libri e di lettura si diano una mossa. Come è successo il 23 scorso scontino fortemente il prezzo di libri per tutti, promuovano letture in luoghi opportuni, dalla scuola al parco, al negozio, al cinema , alla discoteca, in strada e in piazza.