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“L’esempio di Leoncini per tutta la comunità”

La celebrazione in memoria dell'aviatore scomparso nel 1950

La partecipazione commossa a Sant'Angelo in Spatha

La partecipazione commossa a Sant’Angelo in Spatha

“Un uomo rigoroso, dotato di slancio umano, pronto con la fede a prodigarsi per l’umanità”. Con queste parole don Ivo Bruni, parroco di S. Angelo in Spatha, ha ricordato, durante la celebrazione eucaristica, Francis Leoncini Medaglia d’Oro, glorioso aviatore viterbese scomparso durante una missione di volo,
in occasione del centenario della nascita. La cerimonia è stata organizzata dell’Associazione Arma Aeronautica di Viterbo, sezione intitolata proprio a Leoncini. Erano presenti il figlio Francesco, parenti, conoscenti, cittadini, autorità civili e una rappresentanza di giovani allievi sottufficiali della Scuola Marescialli dell’Aeronautica militare.
“Francis Leoncini era pronto a difendere la Patria, anche a costo di perdere la propria vita – ha detto ancora il parroco – Con questi esempi, non comuni, l’uomo fiero di se stesso, e consapevole di appartenere a una comunità per poi difenderla, si avvicina al Signore”.
Dopo la letture della Preghiera dell’Aviatore, è intervenuto il figlio della Medaglia D’oro, Francesco Leoncini, che ha citato alcuni episodi dell’impegno di Francis Leoncini (missioni in Spagna Russia Inghilterra, vari reparti scuole di volo dell’A.M.) peraltro scomparso a soli 35 anni. Francesco, nel suo breve discorso si è rivolto ai giovani invitandoli a non credere ai falsi miti, invitandoli a costruire il proprio futuro nei valori che i nostri padri ci hanno tramandato, pensando soprattutto al bene del nostro Paese.
Francis Leoncini è nato a Viterbo l ’11 aprile 1915 ed è morto in incidente di volo presso San Crispiano (Ta) il 10 maggio 1950, mentre era alla guida di un aereo Bell P39 AirCobra. T
Decorato di medaglia d’ oro, tre medaglie d’ argento, una medaglia di bronzo, tre croci al merito, della croce di ferro tedesca di seconda classe, di una onorificenza spagnola, di una rumena e dialtre minori, ebbe due promozioni per merito di guerra. I suoi documenti di volo riportano, fra l’ altro: l‘ abilitazione al pilotaggio di innumerevoli velvoli, 835 ore di volo di guerra, 19 aerei nemici abbattuti, alcuni in collaborazione con altri.
Ha volato, fra l’ altro, in Spagna con la squadriglia “Asso di Bastoni”, poi con il 52^ e 51^ ed ha comandato il 21^ gruppo “autonomo” . Rimane fatto saliente della sua vita aeronautica l’ aver introdotto in Italia i velivoli a reazione (De Havilland Vampires) da lui prelevati in Inghilterra nel 1950 e per aver diretto, presso l’ aeroporto di Amendola (Foggia), la prima Scuola di Volo Aviogetti, il NAVAR (Nucleo Addestrativo Velivoli a Reazione).
Olre alla sezione AAA di Viterbo sono a lui intitolate, una strada a Viterbo, una scuola elementare a Foggia e una strada all’interno dell’ Aeroporto di Lecce.

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