Le ex terme Inps arrivano in televisione. A Mi Manda Rai tre, la trasmissione della mattina sul terzo canale che si occupa di abusi e soprusi nella società italiana. A volte forzando un po’ la mano, altre volte con il nobile scopo di stanare i furbetti e i truffatori.
Nella puntata che andrà in onda martedì 7 aprile (alle ore 10), e che è stata registrata giovedì scorso negli studi della Rai, si è parlato di una delle tematiche calde del panorama viterbese. La riapertura delle ex terme Inps, struttura imponente, dismessa da oltre vent’anni e al centro di un progetto di ampliamento e potenziamento del polo termale cittadino. Che però stenta a decollare (eufemismo), nonostante le intenzioni dell’amministrazione Michelini, che del termalismo ha fatto un cavallo di battaglia sin dalla campagna elettorale e che però si è trovata a contrastare resistenze giuridiche, burocratiche e di settore davvero significative.
A chiedere lumi sullo stato dell’arte, e sulle prospettive di riapertura, erano ospiti la consigliera comunale Chiara Frontini (Viterbo2020) e quel Franco Marinelli che è un po’ il punto di riferimento dei battaglieri ex dipendenti della struttura. Per il Comune, invece, non c’era l’assessore al Termalismo Tonino Delli Iaconi, assente giustificato perché impegnato con la delegazione di Avignone in visita in città (una fortunatissima coincidenza) ma l’assessore allo Sviluppo economico Giacomo Barelli. Il quale ha cercato di spiegare la situazione con una premessa importante, onde evitare malintesi: “Le terme a Viterbo ci sono e funzionano, con due aziende attive che offrono tutti i servizi del caso”, ha detto l’assessore a scanso di equivoci. Giacché con le immagini delle ex Inps abbandonate e i toni un po’ catastrofici si correva il rischio di far passare il messaggio che a Viterbo le cure termali fossero cadute in disgrazia: sarebbe stato un autogol clamoroso per tutta la città, e per la sua credibilità.
“Per il resto – dice Barelli – ho premesso che quell’impianto è chiuso da 23 anni. A quei tempi, per dire, frequentavo le medie. E chiuso è rimasto anche quando al governo della città c’erano altri. Per esempio la stessa Frontini, che ha fatto pure l’assessora… Noi stiamo cercando di riaprirle, perché vorremmo ampliare l’offerta termale di Viterbo e come primo risultato concreto abbiamo risolto il contenzioso con la Regione, che è un passo in avanti. Certo, siamo consapevoli di quanto ancora sia intrigata la situazione: a partire dai ricorsi legali pendenti, dall’incertezza sulla quantità dell’acqua che oggi alle terme Inps non c’è proprio ma che potrebbe essere recuperata anche attraverso le nuove tecnologie”.
Barelli ha poi cercato di rintuzzare le punture della conduttrice Elsa Di Gati e del professor Ruffolo sul danno erariale che comporta una struttura chiusa: “E’ naturale che qualsiasi operazione di rilancio non possa passare più dal pubblico, perché quei tempi sono finiti, ma che debba vedere coinvolti in prima linea soggetti privati. Ai quali non possiamo fornire incertezze, a partire dalla quantità di acqua disponibile, ma dati concreti sui quali investire”. L’assessore non ha ceduto alla tentazione di promettere: “Nessuna data sulla riapertura, credo però che sia ragionevole scommettere su qualcosa entro la fine dell’anno”. Martedì, per gli amanti del genere, si può vedere tutto su Rai tre.