Riprendono il 2 aprile a Tarquinia le attività di “Ippo in campo”, il progetto di attività assistite con gli animali, portato avanti dagli educatori professionali e dai riabilitatori equestri della cooperativa sociale Alice, di concerto con i referenti della Asl e del Comune di Tarquinia, tra cui la dottoressa Fabiola Cenci, direttore del Distretto VT2 e da sempre sostenitrice del ruolo riabilitativo del cavallo nei soggetti in età evolutiva ed adolescenziale.
Il progetto, tenuto all’interno dell’azienda agricola Agrimus di Tarquinia (località Fontanile della Torre) con i cavalli Sax e Antar Style, si articola su tre incontri settimanali. Uno è dedicato agli adulti del centro socio-riabilitativo “Luigi Capotorti” il cui presidente Marco Gentili, insieme proprio alla Cenci, è tra i promotori dell’iniziativa. Gli altri due appuntamenti, invece, sono rivolti ai minori del servizio di neuropsichiatria infantile del distretto VT2. Il progetto prevede, oltre all’attività centrale di terapia a cavallo per ogni partecipante, un nuovo percorso laboratoriale volto alla rielaborazione dei propri vissuti emersi in relazione al cavallo, nonché di gestione dello spazio circostante.
Tutti i componenti dell’equipe multidisciplinare (Asl, Comune, Cooperativa Alice) collaborano a più livelli alla costruzione di un percorso il più possibile accogliente e di qualità, al fine di favorire un incremento del benessere psico-fisico dell’utente e un miglioramento delle capacità di relazione e consapevolezza delle proprie emozioni. Il tutto con il patrocinio gratuito della Uisp (Unione italiana sport per tutti) che, in più riprese, ha sottolineato quanto “Ippo in campo” sia un progetto adeguato ed innovativo nell’ambito delle attività assistite con gli animali.
“Grande la soddisfazione per la ripresa di un percorso che ha dimostrato avere un importante valore educativo-terapeutico – ha detto Fabiola Cenci – di nuovo Tarquinia e gli altri comuni di zona sono protagonisti di interventi terapeutici di alto livello per adulti e minori con disabilità psico-fisica, che possono così fruire di un percorso esperienziale con attività a cavallo e a terra”. Per la dottoressa Cenci “è importante essere riusciti ad organizzare tre incontri settimanali, comprensivi di servizio navetta per garantire la partecipazione ad un numero più elevato di destinatari. Auguro a tutti i partecipanti e agli operatori una buona ripresa delle attività, nella consapevolezza dei benefici che un progetto di così ampio respiro può apportare ai tutti i fruitori e alle proprie famiglie”.