E questa volta si fa sul serio. Poiché siamo ormai giunti alla terza nota in merito, e gli animi via via si sono scaldati, al punto tale che l’esplosione sta dietro l’angolo.
Hanno ripreso carta e penna, Perazzoni, Ricci e Gubbiotto. Che non sono poeti romantici, bensì sindacalisti avvelenati. E si sono rivolti ad una lista lunga così di gente. Si va dal commissario straordinario Asl Macchitella, al dirigente Saio Riccardi. Passando per altri addetti ai lavori.
Tema della missiva: ennesimo intervento relativo a migliorare e razionalizzare l’attività infermieristica in regime di acquisto prestazioni presso la Casa circondariale di Mammagialla. Che letto così praticamente non è che ci si capisca molto. Ma andando più a fondo il trittico spiega bene cosa vuole e cosa (a parer suo) non gira come dovrebbe.
“Siamo costretti a rilevare una serie di scorrettezze o abusi inaccettabili – dicono i vertici Fials, Confael e Fsi – che richiedono un tempestivo intervento, nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità”.
Si prosegue: “Il facente funzioni di coordinamento infermieristico, peraltro mai riconosciuto formalmente, nonché il dirigente della stessa Uos di Mammagialla, in modo a dir poco arbitrario, attingono alla graduatoria di cui alla deliberazione citata, non rispettando l’ordine della stessa. Per cui si verifica che vengono ignorati alcuni dipendenti che precedono in graduatoria a vantaggio di altri, forse più graditi, che seguono nell’ordine”.
In sostanza, questi affermerebbero che di dentro al carcere viterbese si lavora non per merito ma per conoscenza. “Appare evidente che tali comportamenti, dovrebbero essere perlomeno censurati ed oggetto di attenta valutazione per l’avvio dei procedimenti disciplinari conseguenti – sempre loro – Stante tale assurda situazione, ci preme sottolineare come ‘l’acquisto di prestazioni’ per le tante unità operative in grave sofferenza degli ospedali periferici, nonché del Pronto soccorso, la Cardiologia, la Chirurgia, di Belcolle, cioè dove l’impegno lavorativo per gli infermieri è particolarmente rilevante, darebbe notevoli risultati in termini di miglioramento dell’assistenza”. Della serie, certe persone farebbero più comodo laddove vi è una reale necessità.
“Pertanto – chiudono – mentre si sollecitano le persone indicate per i provvedimenti conseguenti, qualora tale penosa situazione dovesse protrarsi nel tempo per effetto di atteggiamenti intimidatori ed ostativi, si ritiene utile proporre l’individuazione di un organico dedicato di infermieri per il Mammagialla, e di utilizzare ‘l’acquisto di prestazioni’ per i tanti comparti ospedaliere in difficoltà dove, caso strano, nessuno vuole andare a lavorare”.
La vicenda resta aperta. Si attendono sviluppi.