L’esercito del volontariato si è rimesso in marcia. Oddio, non è che si sia fermato o abbia intenzione di farlo: loro ci sono tutti i giorni. Insostituibili e silenziosi, e soprattutto operativi sempre. Sono le associazioni che della solidarietà hanno fatto una ragione di vita e che lavorano, talvolta, anche sostituendosi agli enti pubblici, comunque affiancandoli in funzioni fondamentali. Da lunedì prossimo comincia la Settimana del volontariato con un programma di oltre 120 eventi di ogni genere e con la partecipazione di più di 100 associazioni: numeri raddoppiati rispetto all’edizione precedente. Padrone di casa e anima del progetto Marco Ciorba, consigliere comunale con delega appunto al volontariato. “C’è tutta Viterbo in questa iniziativa – spiega -. In tanti hanno dato una mano per approntare una kermesse ricca di contenuti e di significati”.
Intanto vale subito la pena ribadire che il Comune non ci spendo un centesimo. Lo riconosce il sindaco Michelini: “E’ vero, non abbiamo potuto contribuire come al solito. Ci ha pensato Marco Ciorba a raccogliere fondi attraverso sponsor pubblici e privati. Alla fine il risultato è questo: tutta la città coinvolta. Questo mi rende orgoglioso come cittadino prima che come sindaco. Quando un territorio è capace di intessere relazioni, allora diventa comunità: Viterbo lo è”.
Ma i progetti, quelli seri, guardano sempre avanti e più lontano: la Settimana del volontariato, con propaggini che occuperanno tutto il mese di maggio, sarà la base su cui costruire il dossier per accompagnare la candidatura di Viterbo a capitale europea del volontariato. La consegna entro il 30 settembre, poi si vedrà. I presupposti sono solidi: questo si può già affermare senza timore di smentite.
Impossibile elencare dettagliatamente il programma. Si comincia lunedì prossimo dapprima con la cerimonia di inaugurazione e poi con il convegno organizzato dalla Fondazione Oltre noi sul tema “Prospettive di vita per persone con disabilità nella Tuscia”, di cui Viterbopost si è già diffusamente occupato. Intanto due anteprime: stasera e domani, presso la Chiesa di S. Maria della Pace, lo spettacolo Mozart, curato da Eta Beta; domenica mattina, presso la palestra della Verità, match di hockey in carrozzina elettrica. Ogni pomeriggio, presso la casa del volontariato (ex tribunale, piazza Fontana grande), laboratori aperti a tutti (teatro, musica, verde, restauro), mentre le mattine della prossima settimane saranno dedicate alle scuole di ogni ordine e grado. Accanto alla Fondazione Carivit, da sempre sostenitrice dell’iniziativa (“Il 20% del nostro bilancio – sottolinea il presidente Mario Brutti – è destinato a sociale”), Asl, Smam (Scuola marescialli dell’Aeronautica militare), il Gruppo Carramusa, la Diocesi. Quest’anno si è affiancata Assoarma (che unisce le 33 associazioni combattentistiche e d’arma di Viterbo) che allestisce una mostra dedicata alla Grande Guerra. Sabato 9 gli Special Olimpics con circa 300 nuotatori speciali, compresi i campioni europei viterbesi, e altrettanti accompagnatori; in serata la tradizionale cena della solidarietà in piazza del Plebiscito con la partecipazione di Annalisa Minetti. Servizio e organizzazione quest’anno sono curati dalla Consulta comunale del volontariato. Il concerto è gratuito, la cena costa 15 euro. Conviene acquistare per tempo i biglietti perché ne sono stati venduti già 400 e il numero non è illimitato. Intervengono i consiglieri comunali Antonella Sberna (Forza Italia) e Paolo Moricoli (Sel) a dimostrazione che sul tema della solidarietà, le divisioni non hanno ragione di esistere. Ancora Maurizio Casciani (Fondazione Oltre noi), Salvatore Regoli (Juppiter), Domenico Arruzzolo (Viterbo con amore) che illustra il gran finale di domenica 10 con l’undicesima edizione de “La città a colori”: strade cittadine invase da migliaia di giovani e giovanissimi praticanti di ogni disciplina sportiva. Sergio Insogna, delegato allo sport, ha dato una mano. Insomma il comune c’è anche senza mettere mano al portafoglio. Il 14 il 15 maggio, “Cena al buio” (costo 35 euro) presso il ristorante “A casa”, per finanziare l’Unione italiana ciechi: “La sala sarà completamente oscurata – conferma la presidente dell’Uic Elena Dominici – perché si potrà percepire cos’è il nostro mondo. Giocheremo con gli altri 4 sensi e capiremo tutti quanti colori ci sono nel buio”.
Un’ultima curiosità: davanti agli Almadiani ci sarà un maxi calcio-balilla di oltre 8 metri di lunghezza. Si gioca undici contro undici. Per allestire le formazioni c’è ancora un po’ di tempo.