16112024Headline:

Il gioco è bello perché ora dura poco

Dati incoraggianti per il gruppo contro l'azzardo di Asl e Provincia

Slot machine, la principale causa del gioco d'azzardo

Slot machine, tra i giochi d’azzardo il più diffuso e pericoloso

Passateci il termine, ma per rendere un po’ la (piacevole) portata dell’argomento, “giocheremo” sui numeri. I dati del 2014, e relativi ai gruppi di “auto mutuo soccorso” sul fronte gioco d’azzardo, sono assai incoraggianti. In sostanza, il servizio fornito a braccetto da Ausl e Provincia, funziona alla grande. Non solo, migliora di statistica in statistica.
Il campione riguarda ben 53 persone, 48 uomini e 5 donne. Accompagnate ai suddetti gruppi da altrettanti familiari. Sono 199 i giorni di astinenza in un anno, con un aumento di ben 14 giornate rispetto agli studi effettuati sul 2013.
Sommando le cifre, ecco che 10547 (7955 nel 2013) sono invece i giorni totali di “liberazione” dalla maledetta dipendenza. La ricerca ingloba i due poli di Viterbo e Tarquinia.
“Ai partecipanti – spiega il direttore del Sert, nonché del progetto, Anna Rita Giaccone – è stato somministrato un test psicologico in uso nelle ricerche e negli studi internazionali. Questo strumento ha permesso di accertare un coinvolgimento con valori massimi, rispetto alla scala adottata, nel rapporto con il gioco d’azzardo al momento dell’ingresso nei gruppi”.
Ma andiamo a vedere il dietro le quinte. Di cosa ci si ammala? Cos’è che fa sprofondare nel baratro tantissime persone? Innanzitutto le slot machine, che da sole rappresentano l’80% della torta. Seguono poi le scommesse sportive (calcistiche e ippiche), per un 16%. Chiudono la tristissima classifica i gratta e vinci (4%).

Gratta e vinci, ultimo (ma non meno pesante) dei mali

Gratta e vinci, ultimo (ma non meno pesante) dei mali

E le conseguenze? “Le criticità vanno dalla compromissione dei bilanci e dei beni di famiglia fino anche a rari casi di rapporto con prestatori di soldi a tassi usurai – prosegue la Giaccone – Ma, oltre ai risvolti economici, gravi sono anche le problematiche relazionali e sociali legate alla dipendenza dal gioco: dall’aumento della litigiosità familiare alla separazione dal coniuge, dall’isolamento comunicativo alla compromissione dei rapporti con i familiari, fino alla perdita del lavoro.
“Dal punto di vista psicopatologico – commenta inoltre lo psicologo della Provincia, Luca Piras – appare significativa anche la presenza di fantasie suicidarie in soggetti con gravi compromissioni economiche e relazionali”.
La partecipazione ai gruppi di auto mutuo aiuto ha anche favorito la creazione di un comitato spontaneo dei familiari e delle persone dipendenti che, recentemente, ha chiesto di aderire al coordinamento nazionale dei gruppi per giocatori d’azzardo.

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