Mettiamola così, rispolverando un po’ di storia. Un paio di secoli fa, era consuetudine comune che i giovani aristocratici di tutta Europa venissero in Italia per il perfezionamento didattico, per studiare e scoprire la classicità. Oggi, nel XXI secolo, le cose funzionano in maniera differente, perché la globalizzazione ha superato confini e muri di ogni genere, anche se il concetto di base rimane: è sempre utile venire in Italia e toccare con mano e di persona che cosa significa cultura. E come essa si sia sviluppata nel corsoe dei secoli.
E’ in questa ottica che ieri mattina una delegazione di artisti cinesi ha visitato Palazzo dei Priori, ricevuta dal sindaco Leonardo Michelini e dall’assessore alla Cultura Antonio Delli Iaconi. L’occasione dell’incontro era fornita dal progetto Grand Tour. Nato da un’idea della Fondazione Kokocinski, in collaborazione con la Shanghai International Culture Association, l’Associazione Artisti Internazionale Ponte, il Museo nazionale d’Arte orientale G. Tucci di Roma, e fortemente voluto ed incoraggiato dal Comune di Viterbo, il progetto Grand Tour vede artisti cinesi cimentarsi nella pittura en plein air dei più suggestivi paesaggi italiani.
Il Comune di Viterbo ha voluto con la sua partecipazione inserire la città con i suoi paesaggi ed i suoi monumenti nelle opere di questi artisti, che daranno vita alla prima mostra del Grand Tour, ospitata dalle sale del Museo nazionale d’arte orientale di Roma, a partire dal 9 maggio. Le opere di cinque artisti cinesi di fama internazionale saranno esposte prima a Roma, e poi in altre sedi.
“L’augurio – commenta l’assessore alla Cultura Delli Iaconi – è quello di portare a Viterbo questa esposizione di oltre sessanta opere, in cui potremo ammirare anche la nostra città”. Come dire che la Cina è molto più di quanto si possa immaginare. Peraltro, qualche mese fa un’altra delegazione cinese (stavolta di imprenditori) proveniente da Tianjin era stata in città e aveva potuto ammirare le tante bellezze presenti, rimanendo particolarmente colpita dalle terme. Di quel progetto, portato avanti dalla Regione Lazio, che prevedeva anche scambi più approfonditi (e chissà, anche l’arrivo di un po’ di turisti) non si è saputo più nulla, ma ora che i rapporti si rinsaldano sia pure in un altro settore, qualcosa di positivo potrebbe pure sbocciare.