La cosa non è ancora del tutto chiara. Se ne capirà di più oggi pomeriggio (ore 17, conferenza stampa aperta). Di curiosità attorno comunque in poche ore se ne è generata parecchia. Ed ecco quindi una piccola anticipazione di ciò che verrà.
Dunque, innanzitutto il titolo. La faccenda porta il nome di “Progetto Tevere Pro.Te.O”. Laddove la Pro.Te.O. è la ditta capitolina che si prenderà cura dei lavori. Ma andiamo avanti. Il “Progetto Tevere” prevede la realizzazione di quattro centrali idroelettriche (meglio: traverse idroelettriche) ad acqua fluente lungo il fiume Tevere (appunto), nei territori dei comuni di Orte, Bassano in Teverina, Bomarzo e Graffignano.
L’obiettivo dell’opera infrastrutturale, si legge sul sito internet ancora in costruzione: “è quello di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, con una capacità atta a soddisfare il corrispettivo di energia mediamente necessaria annualmente a 27000 famiglie”.
Ma non basta. “La vision più ampia è quella di una riqualificazione del territorio derivante innanzitutto dalla mancata emissione nell’atmosfera di un considerevole quantitativo di CO2. E di uno sviluppo sostenibile della zona”.
A lungo termine, gli impianti realizzati garantiranno benefici legati non solo dell’indotto generato direttamente dalle centrali, ma soprattutto nel potenziale turistico ed educativo che ne deriva.
Come detto in apertura maggiori informazioni si avranno oggi pomeriggio. A Bomarzo (dentro al palazzo Orsini), in un incontro pubblico al quale parteciperanno l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Refrigeri, il presidente del consorzio Tiberina Giuseppe Maria Amendola, i progettisti dell’impianto Ilario Lori e Paolo Mattesini, oltre ai sindaci dei quattro comuni interessati: Moreno Polo (Orte), Alessandro Romoli (Bassano in Teverina), Roberto Furano (Bomarzo) e Anselmo Uzzoletti (Graffignano).