16112024Headline:

Chiusura del centro, dove eravamo rimasti?

Il ponte festivo rilancia una questione aperta e i vecchi problemi

Macchine deviate in via del Pellegrino

Macchine deviate in via del Pellegrino

E’ stata una settimana clamorosa, voto 11. Iniziata con la Macchina di Santa Rosa che raggiunge Milano senza neanche trovare traffico a Roncobilaccio (voto 3) e che ora se ne sta, austera, dentro Expo: voto 10 e lode. C’è stata l’inaugurazione, quaggiù, del PalaExpo a Valle Faul, e la riqualificazione di un posto dove prima ammazzavano le bestie (un mattatoio, non uno stadio italiano): voto 9. Ci sono stati i lavoratori delle Terme dei papi che hanno manifestato – civilmente, perciò voto 8 – le loro preoccupazioni durante il consiglio comunale. C’è stato persino l’intermezzo comico, col centrodestra che si è detto “unito” nel sostenere Bartolacci alle prossime, utilissime, elezioni provinciali: un siparietto davvero divertente, voto 2.

Ma c’è stato anche il primo finesettimana di primavera, dopo la Pasqua scorbutica. Favoriti dal ponte festivo, locali e ospiti hanno preso d’assalto il centro storico. Specialmente la sera. Tra venerdì e sabato le vie del quartiere medievale, quelle piene di bar e ristoranti, si sono riempite di gente. Buone notizie per chi con queste cose ci lavora (i negozianti), meno buone per chi in centro ci vive (vedi smonnezzamenti vari), e un colpo d’occhio pessimo per chi si trovava a passare da quelle parti.

Il parcheggio selvaggio in piazza del Comune: un classico della bella stagione

Il parcheggio selvaggio in piazza del Comune: un classico della bella stagione

L’impressione, sommessa ed educata, per carità, perché qui si cerca di fare critiche costruttive, mica agguati, è che la città non fosse pronta per la prima, grande invasione notturna di quelle che l’assessore Alvaro Ricci, quando era ancora delegato al centro storico, definiva affettuosamente “orde barbariche”. Lo si capisce, che non si era pronti, da tanti piccoli fattori. A partire dai lavori in via San Lorenzo, dove c’è la pavimentazione da rifare (sullo stato dei sampietrini in quel tratto avevamo già scritto). Bene: così un pezzo di via, l’imbuto tra piazza del Gesù e piazza delle Morte, è stato chiuso al traffico. Deviando le auto provenienti da piazza del Comune attraverso la stessa piazza del Gesù, sfiorando la fontana (lì la pavimentazione era già crollata due anni fa…), infilandosi per via del Pellegrino e tornando su via San Lorenzo e piazza della Morte all’altezza di un noto locale e ad un passo dal ponte che conduce al Duomo. Risultato: una deviazione tortuosa, lungo vicoli stretti e delicatissimi, smog a palla (ma di quello smog che non fa), per poi ritrovarsi tra i tavolini e i clienti dei bar, che giustamente avrebbero tutto il diritto di ubriacarsi in santa pace (voto 9).

Slalom tra tavolini

Slalom tra tavolini

Nessuno che abbia avuto l’idea, non brillante ma solo sensata, di chiudere al traffico tutta via San Lorenzo, a partire da via del Comune. Nessuno che abbia osato ordinare quei lavori non per il finesettimana, ma prima, o dopo. Sarebbe bastato poco per costringere gli automobilisti del sabato (e del venerdì sera) a parcheggiare altrove. Per esempio al Sacrario. E a farsi due passi a piedi invece di finire intruppati nelle viuzze. Del parcheggio selvaggio a piazza del Comune, poi, non ne parliamo: è una battaglia che si è cercato di combattere a più riprese, con tutti i mezzi leciti, ma che ci si avvia a perdere, e lo stesso discorso riguarda la sosta indiscriminata nelle altre piazze.

Nonostante gli sforzi di certi assessori (lo stesso Ricci, ma anche la vicesindaco Ciambella), l’impressione è che l’inverno abbia dato un brutto colpo alle speranze di chiusura – parziale, modulare, intelligente – di alcun e parti del centro storico. Lo scorso anno ci si era provato, e così l’anno prima. Ma i cambiamenti delle deleghe a Palazzo dei priori, le polemiche sule modifiche (i famosi discorsi sul “sesso degli angeli”, o sul senso di via Annio), le minacce dei soliti ras di quartiere (voto 1), le beghe – quasi sempre strumentali – intorno al ruolo della Polizia locale, hanno fatto perdere di vista l’obiettivo principale. Che è quello, doveroso, di rendere la parte più bella e preziosa del centro storico vivibile e godibile. Come succede in tutte le città normali, da Pescoracchiano a Siena.

La speranza è che non si smetta di lavorarci su, sia con l’introduzione dei varchi elettronici (imminente), sia con un po’ di sana repressione. Nei prossimi giorni altre prove: prima con San Pellegrino in fiore, poi col Festival del volontariato. Vediamo un po’ che succede. Nell’attesa, voto 5.

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