15112024Headline:

Alunni e prof, un rapporto delicato

Un rapporto svela che un 15enne su 4 in Italia non va d'accordo coi docenti

Silvio Orlando nel film La Scuola

Silvio Orlando nel film La Scuola

L’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) Pisa (Programme for international student assesement) ha reso noti i risultati di una indagine  effettuata sugli studenti della  fascia di età relativa al biennio delle superiori nel mondo.

Risulta  che in Italia un quindicenne su quattro non si trova bene con gli insegnanti. Questo a livello di rapporti personali, di dialogo e comunicazione. Peggio del nostro Paese stanno messe Grecia, Russia e Slovacchia. Invece nel mondo 4 studenti su 5 si considerano fortunati ad andare a scuola perché, oltre ad imparare, si trovano bene con i propri insegnanti. Si dichiarano felici in classe ed hanno un forte senso di appartenenza ad essa.
Questi dati dispiacciono e stupiscono. Ai fini dell’apprendimento  il rapporto umano e il feeling che si instaura con i prof è importantissimo. Scordiamoci dunque il simpatico ritratto del docente disegnato da Silvio Orlando ne La Scuola o quello più recente di Luciana Litizzetto in Fuoriclasse: il prof  in Italia al quindicenne non piace.
Perché?Provo a fare delle ipotesi e non si offendano le categorie di cui parlo male, visto che non mi riferisco a tutti quelli che ne fanno parte.  Cominciamo dai genitori. Spesso, dico spesso, non sempre e nella totalità, il genitore non affianca l’insegnante nella educazione del ragazzo. Reagisce molto male se il prof interviene severamente su atteggiamenti e comportamenti, anzi difende il bulletto che poi sarebbe suo figlio o il piccolo strafottente studente che ribatte ad ogni rimprovero che viene fatto nei suoi confronti solo per amore, senso della professionalità e alto senso del dovere. I presidi, non tutti e non sempre,  sono diciamo ‘particolari’ davanti alle rimostranze che il genitore gli fa nei confronti del docente ‘sgradito.’ Chiama il suddetto e gliene dice di tutti i colori, presumendo che il docente sia esagerato nell’essere severo e/o disumano nei suoi atteggiamenti. Intendiamoci bene: può esistere, ma è raro. Chi fa l’insegnante non lo fa perché vuole arricchirsi , ma solo ed esclusivamente perché ama questo lavoro e sa, in genere, cosa fare con i suoi allievi.Famiglie e dirigenti sistemati. Consiglio: state attenti a non colpevolizzare il docente. Poi è chiaro che esista  il prof che offende pesantemente,  che non guarda in faccia mai chi ha davanti, che entra ed esce dall’aula senza mai creare un rapporto di comunicazione con gli studenti. Allora la lamentela è giusta.
Categoria studenti: vi sta simpatico il prof. che non vi fa fare nulla? Che accetta il casino che fate in classe senza nemmeno muovere un sopracciglio? Che vi fa copiare al compito in classe, mette voti alti  ed accetta tutte le giustificazioni senza mettere mai un ‘impreparato? Vi sta facendo del male un insegnante così e voi nel profondo del vostro cuore non lo stimate.
Categoria professori. In tanti anni ho conosciuto pochi, pochissimi, professori che non facessero bene il loro lavoro, in tutti i sensi. Anche quando il docente è stanco, per un fardello pesantissimo da portare, demotivato per il disinteresse che le istituzioni hanno nei confronti della sua categoria. Non è un pagliaccio, deve avere una credibilità nel suo ruolo,che prevede anche di portare caramelle una volta o ridere con gli alunni  per qualcosa di buffo accaduto in classe,ma poi deve  essere autorevole, insegnare la sua materia, ma anche i valori della vita, la moralità, il rispetto delle regole e delle leggi. Anche se a volte fare questo non è piacevole.

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