16112024Headline:

A maggio San Pellegrino torna in fiore

Le prime anticipazioni sulla manifestazione nel quartiere medievale

Turisti tra i fiori lo scorso 2014

Turisti tra i fiori lo scorso 2014

Ecco la primavera (sono ammessi scongiuri e grattate varie). Ed ecco pure, come da copione, San Pellegrino in fiore. Che quest’anno pone ben ventinove candeline sopra la torta di compleanno.
Già, la manifestazione florivivaistica (con annessi e connessi del caso) torna a guardine il volto storico-architettonico più importante della città dei Papi. San Pellegrino, appunto. Per quanti non lo sapessero o fossero appena rientrati con ritardo dalla Seconda guerra mondiale.
L’appuntamento ogni santa volta richiama turisti da tutta Italia. E così sarà pure (di nuovo scongiuri legati al meteo) dal prossimo 30 aprile e fino al 3 di maggio. Un’autentica e inusuale vetrina (così definita dai capoccia) per quanti vorranno passeggiare tra fiori (chiaro, si possono pure comperare), piante, addobbi e chi più ne ha più ne metta.
Ma non basta, da sempre infatti il progetto, targato dall’omonimo Ente autonomo, punta molto sul lato culturale, artistico e folkloristico. Trasformando di fatto un giardino all’aperto in un contenitore di eventi. E quindi spazio al corteo dei figuranti del Centro storico e del quartiere Pilastro. E poi a danzatrici e musici che partiranno da piazza Giuseppe Verdi (quella del Teatro, si spera presto riaperto), attraverseranno Corso Italia (si spera con le saracinesche, quelle poche ancora in vita, tirate su), piazza delle Erbe, via Roma, piazza del Plebiscito, per giungere infine all’epicentro del discorso.

San Pellegrino in fiore, uno scatto del quartiere medievale

San Pellegrino in fiore, uno scatto del quartiere medievale

Non mancherà inoltre qualche novità: come la sfilata di moda serale del primo maggio, il concorso fotografico (con la collaborazione dell’Accademia di Belle arti “Lorenzo da Viterbo”), e la mattinata del 2 tra le rime della Divina commedia (qui entrano in ballo gli studenti del Buratti).
Ma ancora: esposizione d pittura, artigianato e prodotti tipici. Fiaccolata caratteristica notturna. Apertura straordinaria di alcune chiese sempre allucchettate. Per non parlare poi della papabile visita all’antica zecca viterbese in via Ottusa, alla cantina tufacea medievale di piazza Cappella, al polo monumentale di Colle del duomo.
Tutto ciò, come detto, grazie all’Ente autonomo. Col patrocinio ed il sostegno di Comune, Regione Lazio, Camera di commercio, Fondazione Carivit e Banca di Viterbo.

Policy per la pubblicazione dei commenti

Per pubblicare il commenti bisogna registrarsi al portale. La registrazione può avvenire attraverso i tuoi account social, senza dover quindi inserire ogni volta login e password o attraverso il sistema di commenti Disqus.
Se incontrate problemi nella registrazione scriveteci webmaster@viterbopost.it

Pubblica un commento

Per commentare gli articoli, effettua il login attraverso uno dei tuoi profili social
Portale realizzato da