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“Teatro, interrogazione sulla stagione fantasma”

Buzzi (Fdi): "Non ci sono atti per il patrocinio. E come si spiegano le due date a Palazzo dei priori?"

Tutta la stagione che non c'è, nel dettaglio

Tutta la stagione che non c’è, nel dettaglio

Questa probabilmente potrebbe essere la stagione teatrale (invernale) più discussa del secolo. E non perché la programmazione fa ridere (la storia insegna che tutto è possibile). E nemmeno perché si è messo in piedi un qualcosa di forte (quando mai). No, semplicemente perché la stagione c’è ma non si vede. Ossia, come raccontato ieri proprio da Viterbopost, di manifesti affissi in giro ce ne sono parecchi. Cinque spettacoli, due in Comune e gli altri a Santa Maria in Gradi. E poi prezzi, abbonamenti, sponsorizzazioni, attori e date. Roba buona, tra l’altro. Ma l’amministrazione non ne sa nulla. E contattando gli organizzatori, che poi sarebbero i capitolini dell’Atcl (Associazione teatrale tra i Comuni del Lazio, ndr), si viene a sapere che il pacchetto è stato annullato. E senza addurre motivazioni plausibili, direbbe Elio.
Allora perché Viterbo è piena di cartelloni? “Un errore – la risposta del preposto alla Cultura, l’assessore Tonino Delli Iaconi – li faremo coprire subito”.
Ok, ma un errore di chi? “La cosa è strana – ora a parlare è invece Luigi Buzzi, per la minoranza – sono sincero, noi non ne sapevamo nulla. Ma ciò che più mi appare assurdo è che non ci sia neanche una delibera a riguardo. Eppure questi signori hanno utilizzato il logo del Comune”.

Luigi Buzzi, capogruppo di Fratelli d'Italia

Luigi Buzzi, capogruppo di Fratelli d’Italia

In effetti, in alto a sinistra sui 100×70, c’è scritto bello e chiaro “Città di Viterbo”, con tanto di leoncino e tutto il resto annessi. “A meno che non si sia passati per ‘atti dirigenziali’ non ne capisco il motivo. Proprio l’iter è ambiguo. Giovedì 12, prima data utile, chiederemo un’interrogazione in merito. Anche perché, passi il logo, le due date di dentro a Palazzo dei priori mica se le possono essere inventate”.
Già. Sara forse un classico problema di fondi allora? A tal proposito però Delli Iaconi è stato chiaro: “Vorrei puntare su due, tre date a Ferento, in estate. Per poi concentrarmi sull’Unione, da settembre. Chiaramente dopo aver approvato il bilancio”.
E quindi dopo aprile. Perciò come si può stilare un programma ora se si sa già che fino a primavera non si può muovere paglia? “Che non ci siano soldi mi pare chiaro – spiega sempre Buzzi – il sindaco Michelini ha annunciato un bilancio tecnico. Che tradotto vuol dire scarse risorse e tagli pesanti. C’è poi però da rimarcare un dato storico. Non sarebbe la prima volta infatti che la maggioranza prima mette in piedi le iniziative, e poi le regolarizza. Altra modalità pessima. Col rischio che si inceppino certi meccanismi e si finisca come con le associazioni. Rimaste a bocca asciutta e col lumino in mano…”.
Il mistero della stagione fantasma si infittisce.

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