C’è fame di Expo. Anche a Viterbo. E non solo grazie alle iniziative delle pubbliche amministrazioni (il bando del Comune, quello della Regione) e delle associazioni di categoria, che bene o male saranno tutte presenti a Milano con le iniziative più varie. C’è fame anche tra le persone comuni, quelle che magari non ti aspetti e che invece sono incuriositi dall’evento e da tutto quello che ci sarà intorno. Del resto, la pubblicità sul tema è martellante sin da quando (a marzo del 2008) il capoluogo lombardo si aggiudicò l’organizzazione. Di più: il tema, anzi i temi di Expo, “Nutrire il Pianeta, energia per la vita”, abbracciano una varietà di interessi vastissima. Dal cibo in senso primordiale – le risorse – agli sviluppi più creativi e modaioli. E ancora: l’acqua e le risorse naturali, lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura per sfamare una popolazione mondiale in clamorosa crescita nei prossimi decenni. E poi: le tecnologie, le tecniche, i commerci e le comunicazioni che tutto questo universo si porta appresso. Come se non bastasse, le bellezze che saranno esposte tra i padiglioni – da quelle artistiche e storiche a quelle folcloristiche e delle tradizioni (tra cui la nostra Macchina di Santa Rosa) – sono un richiamo fortissimo per chiunque. Lo è per i cinesi che debbono sobbarcarsi dieci ore di volo, figuriamoci per gli italiani e i viterbesi in particolari, ai quali basterò qualche ora di treno (o di auto, o ancora meno tempo in aereo) per raggiungere i luoghi di Expo.
Ecco allora che anche le agenzie di viaggio hanno intercettato da tempo la tendenza. In molte, a Viterbo, hanno già preparato da tempo diverse soluzioni per soddisfare le esigenze dei viaggiatori che vorranno esserci. Se ne trovano per tutte le tasche e con varie modalità. “Da alcuni mesi abbiamo registrato tantissime richieste – raccontato da San Faustino Viaggi di via Signorelli – e abbiamo allestito per ora due visite, una in luglio e una in settembre, ma presto potremmo chiuderne anche un’altra, visto il successo. Chi prenota? Cittadini normali, interessati o incuriositi dall’evento. Non per forza imprenditori in cerca di affari o di idee, ma persone che vogliono vedere, capire, conoscere”.
E quelli di San Faustino Viaggi hanno anche avuto un’idea interessante, organizzando la visita di luglio in collaborazione con il club enogastronomico di Viterbo e che prevede, oltre alle due notti in albergo a mezza pensione e l’ingresso ad Expo, anche la visita al cenacolo vinciano, una delle bellezze tradizionali di Milano. Arte e cibo, insomma, può essere una formula attraente, anche se altre soluzioni in tantissime altre agenzie della città non mancano di certo. E incontare qualche viterbese a spasso per Expo, a questo punto, sarà altamente probabile, quasi come incontrarne uno durante una vasca al Corso.