La due diligence è partita. Da mercoledì i tecnici della Trevor srl (una società con sede a Trento ma che opera evidentemente sull’intero territorio nazionale) si sono messi al lavoro sui documenti della Talete per approntare l’analisi dei conti che dovrà fornire il quadro completo ed esaustivo della situazione. E’ l’atto formale mancante e sul quale si sono appuntate tutte le attenzioni dei soggetti interessati (Regione e comuni soci) per potersi muovere di conseguenza.
La Trevor è una delle poche (in tutto saranno una ventina) società in Italia iscritte all’albo speciale delle società di revisione tenuto dalla Consob ed all’albo dei revisori contabili tenuto dal Ministero di Grazia e Giustizia. Un’azienda specializzata, fondata nel 1985, che offre un servizio di alta qualità con la conseguenza di avere la massima garanzia sulla trasparenza delle procedure e sulla serietà dei risultati.
I tempi per completare l’approfondita ricognizione sono fissati in un mese circa. “Ci sono fondate speranze – aggiunge il presidente di Talete, Stefano Bonori – di poter chiudere entro la fine di marzo, al massimo la prima settimana di aprile”. Insomma un periodo abbastanza limitato, soprattutto in considerazione della complessità della materia. Incombe, peraltro, la necessità di approntare il bilancio, la cui data di scadenza è fissata al 30 aprile, ma con la possibilità da parte della società di gestione idrica di chiedere una proroga al 31 maggio.
Per quanto riguarda il pagamento delle spettanze di aprile (data canonica il 27), stavolta non ci dovrebbero problemi. I flussi derivanti dal pagamento delle bollette ordinarie relative al quarto trimestre 2014 permettono di disporre della sufficiente quantità di liquidi per saldare le spettanze dei dipendenti.
Infine, c’è da segnalare che le verifiche sulle bollette arretrate nella zona di Civita Castellana (che avevano sollevato le proteste, di cittadini, utenti e associazioni per certe entità giudicate abnormi) hanno rivelato che in realtà i casi di errori sono davvero pochi: una percentuale assai bassa rispetto alla mole di contestazioni effettuate.