Ogni tanto qualcuno torna a chiedere di abolirli. “Sono piccoli, scomodi, si perdono spesso o s’ammucchiano, dimenticati, sulla mensola dell’ingresso”. E ancora, valgono poco: uno corrisponde a 19 vecchie lire. Che ci compravi, ieri, con 19 lire? Che ci compri, oggi? Poveri centesimi, maltrattati da tutti quelli che se ne infischiano non solo dei latini (pecunia non olet), ma anche della parabola di Zio Paperone e del suo “numero uno”, il primo cent guadagnato di una lunga serie. Ma non è vero che le monetine non servono. Al museo civico di Viterbo, per esempio, vanno alla grandissima.
E’ stato il consigliere comunale Sergio Insogna a farlo notare con un’interrogazione: “L’ingresso intero al museo costa 3 euro e 10 centesimi, e fin qui tutto bene, o quasi – ha detto l’esponente di Oltre le mura – I problemi arrivano col biglietto ridotto, che viene 2 euro e 7 centesimi. Con quei sette centesimi che creano non pochi problemi sia ai visitatori sia ai cassieri per dare il resto”. Già. E basta andare a chiedere alla biglietteria del museo di piazza Crispi per averne conferma: “I prezzi in lire sono stati riconvertiti matematicamente in euro”. Al centesimo, verrebbe da dire: da seimila lire a 3.10 euro e da quattromila lire a 2.07, visto che il valore di un euro era stato fissato a 1936.27 lire.
E complimenti, perché al museo civico non si sono approfittati del cambio di valuta e non hanno arrotondato – per eccesso – la cifra, come invece hanno fatto tantissimi commercianti furbetti (per non dire peggio). Ma ora, un leggero arrotondamento ci starebbe: niente di male, giusto per far quadrare i conti ed evitare di restare a secco delle proverbiali monetine. Altrimenti, il resto mancia.
Un problema che comunque si ripresenterà dopo il 29 marzo, visto che da Palazzo dei priori è arrivata proprio ieri la comunicazione che l’ingresso al museo sarà gratuito da oggi fino al 29 appunto, in concomitanza con la mostra allestita nei locali dal titolo I Templari tornano a Viterbo (esposti 90 reperti inediti, orario dalle 15 alle 20 dal lunedì al giovedì e dalle 10 alle 20 il venerdì, il sabato e la domenica). Un bel gesto da parte del Comune, che questo museo lo ha riaperto il 23 ottobre scorso dopo anni di assurda chiusura a causa del crollo del maggio 2005.