Col Sora, vecchia avversaria di sfide regionali e nazionali, pure in C1. Col Sora, per vedere cosa può dare la Viterbese in questo ultimo scorcio di stagione. Col Sora, soprattutto, per scoprire Maurizio Ianni, il terzo tecnico dell’anno, quello a cui la famiglia Camilli ha chiesto di portare la barca in porto, laddove il porto è – almeno – un tranquillo arrivo ai playoff da seconda in classifica. Già, perché la Lupa continua a galoppare (ieri ne ha fatti 7 al Terracina) e il distacco è quello che è.
Ianni è al lavoro con la squadra e sulla squadra da martedì, in una settimana funestata dal maltempo. Aveva premesso, al momento del suo arrivo, che non avrebbe cambiato molto: “Conosco le caratteristiche di tutti i giocatori, quello che devo fare è cercare di capire se possono essere sfruttare meglio”. Sì, questo è il senso della sfida: cavare dai gialloblu il massimo, dal punto di vista tecnico – e va bene – ma soprattutto da quello caratteriale. Motivazioni, spirito di gruppo, orgoglio: tutti concetti che il 41enne allenatore abruzzese ha evocato più volte con la stampa e, c’è da scommetterci, anche coi ragazzi. Il Sora scorbutico sarà il primo banco di prova, anche se i postumi della “fatal Budoni” si faranno sentire almeno in quanto a convocazioni.
Pero Nullo e Dalmazzi infatti sono squalificati, mentre Oggiano è infortunato. Il resto sono solo supposizioni. A partire dal modulo, che dovrebbe oscillare tra il 4-3-3 e il 4-4-2, sistemi già adottati da Ianni in passato. Sulla scelta degli interpreti pure è tutto aperto: Saraniti e Pippi possono giocare insieme, secondo il tecnico, ed è una buona notizia. Faenzi può ritrovare una maglia da titolare a centrocampo, così come può rispuntare dalla naftalina Giurato. Staremo a vedere, oggi al Rocchi dalle 14.30 in poi. Arbitra Zingarelli di Siena.
Fermo invece il campionato di basket, a causa della final four di Coppa Italia. La Ilco tornerà in campo domenica 15 marzo a Porto Sant’Elpidio.