Tutti a Roma per dire un no secco e forte all’Imu agricola. La manifestazione, organizzata da Forza Italia, ha richiamato davanti a Montecitorio manifestanti da tutta Italia, poiché il problema – come è noto – riguarda proprio tutti, soprattutto evidentemente le zone a forte vocazione agricola che non rientrano nelle esenzioni montane, finora previste dall’attuale formulazione della legge. E dunque massiccia è stata la presenza di esponenti della provincia di Viterbo. In prima linea il consigliere comunale Giulio Marini, insieme ai sindaci di Tuscania (Fabio Bartolacci), di Canino (Mauro Pucci) e Tessennano (Ermanno Nicolai) e ad altre delegazioni provenienti da Soriano nel Cimino e San Lorenzo Nuovo. Presenti anche il senatore azzurro Francesco Aracri e il consigliere regionale Daniele Sabatini (Nuovo centrodestra).
Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal capogruppo azzurro alla Camera Renato Brunetta al quale è stata esposta la problematica connessa all’applicazione e al pagamento del tributo, vissuto come un autentico sopruso dagli imprenditori del settore che giudicano profondamente iniquo tassare un mezzo di produzione (qual è appunto la terra). Peraltro con profonde disparità anche tra territori limitrofi. E alle preoccupazioni degli agricoltori, che già sono costretti a fare i conti con redditi sempre più risicati, si aggiungono quelle degli amministratori comunali che hanno subito il mancato trasferimento delle somme previste dagli incassi dell’Imu agricola. Lo Stato insomma si è portato avanti e ha già sottratto alle casse comunali quanto ancora devono incassare.