Quando il sole bacia la luna… Già, la poesia aiuta e ci mette del suo, ma per gli astronomi, gli scienziati e i semplici appassionati si tratta semplicemente di una eclissi, fenomeno che anticamente era fonte di pessimi presagi ma che è semplicemente spiegabile con il moto dei corpi celesti. E in questo vorticoso ma ben regolato movimento capita ogni tanto che la luna si metta in mezzo, tra la terra e il sole oscurando parzialmente l’arrivo della luce sul nostro pianeta. L’appuntamento è per la mattinata di venerdì prossimo: a Viterbo, in particolare, l’eclissi sarà visibile per oltre due ore, esattamente dalle 9,23 alle 11,42 con una copertura del 55,3% (l’apice è previsto intorno alle 10,30). Non è poco, ma nel Nord Italia avranno la possibilità di osservare questo spettacolo con una copertura più ampia (record ad Aosta con il 70%). La speranza è che non si mettano di traverso le nuvole ad impedire una visione perfetta.
Il fenomeno per una serie di ragioni sarà forse più entusiasmante ed epocale di quanto si pensi. Sono davvero tanti i motivi di interesse, legati alla sua particolarissima cadenza e alle modalità visive attraverso le quali si manifesterà. Tutto questo ha portato a battezzare l’evento del 20 marzo come “l’eclissi del secolo”.
Intanto si verificherà in occasione dell’equinozio di primavera ed è dal 1662 che non avviene un’eclissi di sole nella data che sancisce l’inizio della primavera astronomica. Oltre a coincidere con l’equinozio, l’ormai prossima eclissi totale di sole si troverà e a corrispondere con la fine della notte polare, vale a dire con il ritorno dell’astro luminoso nelle zone artiche a seguito della consueta assenza invernale durata per ben sei mesi, dando vita ad un evento più unico che raro che si manifesta ogni 500mila anni circa. Ad arricchire ulteriormente di significati simbolici ed astronomici un evento già denso di suo, ci penserà infine il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale, con a bordo la nostra Samantha Cristoforetti, che farà da contorno coreografico alla visione solare nel sud della Spagna, andando a transitare davanti al sole proprio in concomitanza dell’eclissi.
Il fenomeno sarà davvero totale per alcuni Paesi del Nord Europa, parziale per la maggior parte del continente, tra cui l’Italia, che si troverà nella zona di penombra: niente passaggio, quindi, dal giorno alla notte, ma solo un’attenuazione della luce. L’eclissi, spiegano gli scienziati, appartiene ad una famiglia nota come Saros 120, una serie in cui ogni evento è separato dal precedente (e dal successivo, naturalmente) di 6.585,3 giorni, pari a 18 anni, 10 giorni e 8 ore.
Il consiglio è di dotarsi di filtri o occhiali speciali per poter ammirare lo spettacolo senza problemi per gli occhi (meglio evitare il faidate come vecchie pellicole, radiografie, vetri affumicati o occhiali da sole) che esporrebbero a rischi inutili. A proposito, per la prossima eclissi visibile in tutta Italia bisognerà aspettare il 2022. Meglio godersela subito…