Quaranta punti all’ordine del giorno. Questa è la situazione che si presenta in Comune in vista del prossimo consiglio. E ne prendiamo atto.
Ora, lunedì i nostri si ritroveranno in prima commissione. Giovedì invece, come preannunciato, ecco il consiglio. Tra le cose da discutere (tra le tante cose da discutere) ci sarebbe anche il discorso legato alla sanità. Una lievissima grana in ballo appena dallo scorso 20 gennaio. Sulla quale il lato di minoranza noto ai più come Fondazione, ha deciso di sollevare un paio di perplessità. Così, giusto per smuovere le acque di un mare talmente tanto in secca che pure gli scogli sono asciutti.
“A fine gennaio la maggioranza, impreparata dinnanzi ad un impegno pubblico, ci chiese di rinviare il tutto di qualche giorno – dice Gianmaria Santucci – E per ‘tutto’ intendiamo la votazione di un documento chiaro a difesa dei servizi della Asl locale e dei lavoratori che quei servizi forniscono tutti i giorni ai cittadini. Sono quasi 50 giorni che aspettiamo…”.
Ok. Il quadro ora è più o meno chiaro. Ma come mai tanta attesa? “Passi il discorso del nuovo presidente – prosegue – possibile però che la faccenda si è arenata così a lungo? Vorremmo parlare dell’emergenza quotidiana al pronto soccorso di Belcolle, un superamento di un atto aziendale che propone assurde prestazioni a Orvieto e nascite a Civitavecchia; che affronti la “questione infermieri”, la diminuzione di primari e la crescita di dirigenti. Vogliamo sapere che fine ha fatto Belcolle Dea di II livello, vogliamo avere lumi sulla sanità privata e sulle tante altre problematiche rimaste inevase in questo atto aziendale. Ma soprattutto vogliamo che il sindaco risponda ai suoi obblighi, come presidente della consulta dei sindaci sulla sanità”.
E per quanto riguarda gli altri 39 punti? Come siamo messi? “Male – chiarisce – si fanno pochi consigli e di poche ore. Ogni volta si spuntano al massimo una, due cose. A fronte di sei, sette che vengono aggiunte. Non arriveremo mai di questo passo”.
E la colpa di chi è? Ovvio che della maggioranza, se a dirlo è il fronte opposto. Ma i motivi? “Forse il motivo principale è che una maggioranza vera e propria non ci sta – chiude Santucci – litigano di continuo tra loro. Mi pare di stare in Vietnam. Si rallentano a vicenda, si votano contro, non sono uniti, e quindi, come posso procedere e pianificare? Facciamoci due conti. Nel 2014 hanno prodotto un solo bilancio e una delibera sull’urbanistica bocciata la mattina seguente, con tanto di salto di poltrona da parte dell’ideatrice”.
Bene. In bocca al lupo per giovedì.