Il consiglio comunale di Vitorchiano ha deliberato all’unanimità di dare mandato al sindaco e alla giunta comunale di opporsi nelle sedi opportune e con i mezzi ritenuti più adeguati all’entrata in Talete. L’ingresso nella spa pubblica, secondo la lettere inviata dalla Regione Lazio lo scorso 13 marzo, deve avvenire entro 30 giorni, pena il commissariamento.
La decisione del consiglio comunale, secondo la delibera del consiglio, “è stata presa per salvaguardare un servizio gestito in proprio che risulta essere efficiente e poco oneroso per i cittadini. La situazione della Talete dal punto di vista finanziario ed amministrativo non consente di avallare una decisione che arrecherebbe danni finanziari a questo Comune con ricadute negative sui costi e sulla qualità della gestione del servizio idrico per i nostri concittadini, visto che i nostri costi di gestione sono inferiori a quelli della Talete e che le tariffe sono più economiche”. Talete inoltre – prosegue la delibera – “una volta preso in carico il servizio non assicura uno sportello in loco per gli utenti, che si vedrebbero costretti a rivolgersi all’ufficio unico centrale di Viterbo. Riteniamo inoltre che un servizio di essenziale importanza, come quello dell’acquedotto, non possa essere affidato a terzi che invece di migliorare la qualità del servizio lo offrirebbero di livello più basso a prezzi più alti a discapito degli utenti”.