Per ricordare Filoteo Alberini, il Comune di Orte ha in animo di coinvolgere il Tuscia Film Festival, l’evento estivo dedicato al cinema di qualità organizzato da Mauro Morucci. L’ortano (che ha inventato il cinema prima dei fratelli Lumière e che non ha potuto imprimere il suo nome nella storia perché il suo brevetto, pur essendo stato depositato prima rispetto a quello dei due francesi, ebbe il riconoscimento in ritardo) resta uno dei figli più illustri della Tuscia e dunque merita di essere ricordato. Qualche mese fa, la consigliera delegata alla cultura del Comune di Orte Selena Della Melina ha incontrato insieme all’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Fraticelli, Morucci cercando di trovare una sintesi e di elaborare una proposta. Con le competenze della Provincia ridotte all’osso dalla recente legge di riordino, del settore cultura si occuperà direttamente la Regione, ma non è affatto escluso che per talune iniziative la delega possa passare direttamente ai comuni. E potrebbe essere proprio questo il caso.
L’idea di base sarebbe quella di una serata dedicata a Filoteo Alberini, con la possibilità magari di esportare il tutto anche in occasione dell’Italian Film Festival che si tiene in autunno in Germania in occasione del Festival di Berlino. Un’occasione internazionale di primissimo livello per far conoscere e ricordare Alberini, dimenticato per colpe non sue ma comunque protagonista della cinematografia avendo firmato come produttore e regista il primo film italiano, avendo aperto a Firenze e a Roma le prime sale cinematografiche in Italia e avendo fondato con il conterraneo Daniele Santoni la Cines, che si sarebbe successivamente trasformata in Cinecittà, cioè gli stabilimenti più famosi al mondo, insieme a quelli di Hollywood.
Il sasso è stato lanciato, anche se si tratta per ora solo di idee che andranno poi concretizzate in progetti operativi. Non va dimenticato neppure che un altro obiettivo dell’amministrazione comunale di Orte è di riaprire la Sala Alberini, dopo i lavori di ristrutturazione che saranno finanziati con 450mila euro dalla Regione Lazio. I tempi, in questo caso, sono fissati ad agosto 2016.ò