La barba è sempre più candida e ugualmente fluente. Lo spirito e la verve polemica, anche. Franco Marinelli continua a guidare con piglio battagliero la pattuglia di ex lavoratori delle terme Inps e il movimento Solidarietà cittadina che proprio della riapertura dello stabilimento termale ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia. E continua a non avere risposte. “Già, ancora ci devono spiegare – racconta – perché più di vent’anni fa si decise di mandare in pensione le terme Inps di Viterbo, unico dei 5 stabilimenti in Italia a chiudere. Ci arrivavano 5mila persone all’anno, divise in turni di due settimane che coprivano tutti i mesi dell’anno, escluso il periodo natalizio. In quella struttura ci lavoravano oltre cento persone stabilmente e un’altra novantina come stagionali. Se pensiamo anche all’indotto, ecco che quella era una grande impresa. E a Viterbo non ce n’erano tante allora e non mi pare che ce ne siano tante adesso”. Da allora (primi anni novanta, sindaco Peppe Fioroni, con Leonardo Michelini consigliere di maggioranza) un lento, inesorabile declino, fino al degrado attuale. Marinelli e gli altri ex fanno tenerezza nel portare avanti le loro istanze: “Noi ormai siamo vecchi e di certo non torneremo mai a lavorare là dentro, ma la domanda è un’altra: perché ancora non viene presentato il bando per la riapertura? Sarebbe una manna per i giovani che il lavoro non ce l’hanno o per quelli più maturi che l’hanno perso e probabilmente non lo ritroveranno più”.
A rispondere è l’assessore Tonino Delli Iaconi, titolare della delega al termalismo, chiamato direttamente in causa. “Il bando è pronto da tempo – chiarisce – ma c’è stata la necessità di approfondimenti e chiarimenti, richiesti da qualche consigliere di maggioranza. Conto di portarlo in giunta entro fine febbraio e in consiglio per la fine di marzo. Peraltro oggi le condizioni sono cambiate…”. In che senso, assessore? “Alcuni importanti indicatori stanno virando in positivo. Penso alla crescita, peraltro ancora timida, del pil; alla ripresa del mercato immobiliare; al fatto che c’è grande liquidità in giro. E i dati sulla stagione termale 2014 in Italia sono anch’essi positivi, mentre negli ultimi anni erano contrassegnati dal segno meno. Insomma ci sono le condizioni per sperare in un positivo accoglimento da parte del mercato. Lanciare il bando in tempi di crisi profonda non avrebbe avuto senso”.
Insomma sembra proprio che sia arrivato arrivato il momento giusto. “Peraltro – aggiunge Delli Iaconi – si tratta di un bando a livello europeo un po’ particolare, perché è caratterizzato dal cosiddetto dialogo competitivo. In pratica si chiede anche di formulare un progetto di utilizzazione. E qui i modelli sono diversi: una struttura rivolta essenzialmente alle terapie (come avviene attualmente alle Terme dei Papi); oppure una super spa sul modello di quanto realizzato a Bagno Vignoni nel Senese; oppure ancora un parco termale imitando quanto realizzato ad Ischia con diverse piscine a gradazione termica differente. Su quel progetto, poi, si farà la gara vera e propria. Nei giri d’orizzonte avuti in passato, si è notato grande interesse. Ci sarebbero anche i fondi di investimento cinesi, che però si impegnano solo possono acquisire la proprietà, al momento divisa a metà tra Regione Lazio e Comune di Viterbo. Ma non siamo in questa eventualità. Oggi comunque mi sento di poter dire di essere molto più ottimista che in passato”. Se son rose….