L’unico dato certo è che ogni ente locale si comporta in modo differente. D’accordo, i dati relativi ai bilanci sono pubblici e consultabili da tutti sul sito www.soldipubblici.gov.it, ma dalla comparazione fra i due comuni più importanti della provincia di Viterbo, Tarquinia e Civita Castellana, vengono fuori discrepanze sulla maniera di rendicontare le spese.
Ad esempio, la municipalità civitonico certifica per il 2014 una spesa per le indennità riservate agli amministratori di 172mila euro. Una voce che non compare invece nei costi in riva al Tirreno, almeno non con una specifica posta di bilancio.
E viceversa Tarquinia certifica che l’anno scorso il Comune ha speso quasi un milione mezzo di euro per l’energia elettrica, 91mila euro per il riscaldamento e quasi 500mila per altri servizi (non specificati). Tutte voci non riportate sul bilancio di Civita Castellana: possibile che lì non si spendano fior di quattrini per l’energia elettrica o per il riscaldamento? E’ evidente che tali somme sono inserite in altri contesti. A questo punto, sarebbe opportuno che venga stilata una tabella unica valida per tutte le amministrazioni pubbliche italiane in modo che i dati siano uniformi.
Come che sia, a Tarquinia le spese maggiori riguardano il servizio rifiuti (3 milioni e e 345mila euro), contratti di servizio (2 milioni e 245mila) e il trasporto pubblico (1 milione 346mila). L’amministrazione guidata dal sindaco Mauro Mazzola ha inoltre utilizzato quasi un milione di euro per rette di ricovero di anziani, minori e portatori di euro. Quasi 800mila euro sono stati utilizzati per la manutenzione e la riparazione di immobili; circa 130mila per trasferimenti ad aziende sanitarie, 410mila per trasferimenti ad aziende pubbliche, 238mila per le famiglie e 735mila per altri trasferimenti, di cui non viene chiarita la natura.
Civita Castellana ha speso per i rifiuti 2milioni e 800mila euro; quasi 2,3 milioni per medicinali e materiale sanitario, 140mila per manutenzioni immobili, 212mila per trasferimenti a famiglie, 240mila per le mense scolastiche (a Tarquinia non si ha traccia di questa voce) e 188mila per altri tributi. Un dato importante: l’amministrazione civitonica annuncia 11,2 milioni di euro per rimborso anticipazioni di cassa, con 333mila euro già spesi a gennaio 2015.
Infine, a Tarquinia si sono spesi l’anno scorso 23mila euro per pubblicazioni, giornali e riviste; a Civita Castellana 21mila. Nel sito governativo, per entrambi i comuni non vengono riportate le spese per il personale.
Un’ultima notazione per i curatori del sito (la cui utilità è fuori discussione): perché non inserire una voce che riepiloga tutte le spese effettuate in un anno o in mese o in un periodo? Non è poi così difficile…