Domani è un altro giorno importante sulla lunga e tortuosa strada che sta percorrendo Talete spa, la società di gestione del servizio idrico alle prese con gravissimi problemi finanziari e a rischio fallimento. Dopo che il consiglio comunale di Viterbo (il maggiore azionista della società) ha approvato giovedì scorso la ricapitalizzazione e ha confermato fiducia nel Parca (il piano di rilancio aziendale), e dopo che il presidente di Talete Stefano Bonori ha annunciato una task force per recuperare i crediti dagli utenti morosi, domani tocca alla Provincia. Col presidente Marcello Meroi che ha convato per le 12 un tavolo tecnico aperto ai sindaci della Tuscia, ai segretari comunali e ai responsabili finanziari, oltre allo stesso Bonori. Una richiesta che era già stata avanzata nei giorni scorsi dal sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, convinto che fosse necessario un incontro aperto, faccia a faccia, per evitare che alle buone intenzioni espresse a parole da tanti sindaci non seguissero poi i fatti.
“Sono soddisfatto che la mia richiesta di convocare una riunione Talete sia stata accolta – dice adesso il sindaco – Vedo con piacere che le motivazioni dell’incontro nella lettera di convocazione da parte del presidente Meroi ricalcano quelle espresse nel mio recente intervento, nel quale sottolineavo la necessità di sedersi tutti attorno a un tavolo. E’ fondamentale la partecipazione di amministratori e tecnici, perché occorre trovare una soluzione condivisa a un problema di grandissima rilevanza, come quello di Talete”.
Meroi aveva così spiegato la necessità dell’incontro: “E’ necessario per chiarire nel migliore dei modi ed in maniera definitiva i contorni tecnici delle procedure da adottare sulla base delle risultanze economiche, al fine di garantire il proseguimento dell’attività di Talete e dei servizi da questa erogati. Una riunione che avendo un carattere esclusivamente tecnico necessita, oltre che della presenza degli amministratori, di quella dei segretari comunali e dei responsabili degli uffici finanziari garanti della legittimità degli atti posti in essere dalle pubbliche amministrazioni. Questo con lo scopo di tutelare principalmente gli interessi del nostro territorio e degli utenti in modo particolare, sempre nell’ottica di quella unità d’intenti sempre estranea a logiche politiche o di appartenenza”.
Già, perché bisognerà trovare i soldi per ricapitalizzare la società, passo fondamentale, insieme ai prestiti bancari, al recupero della morosità ed ad altri provvedimenti, per garantirne la sopravvivenza. In tutto questo, continua a spiccare, sul tema, il silenzio della Regione. Due le correnti di pensiero sull’atteggiamento del massimo ente territoriale: o alla Pisana sta bollendo in pentola qualcosa (di positivo), oppure al contrario si aspetti tranquillamente sulla riva del fiume che passi il cadavere di Talete. Per andare oltre.