La Talete dà i numeri. Non che, presidente Bonori in testa, siano tutti impazziti nell’azienda che gestisce il servizio idrico integrato, ma piuttosto per comprendere meglio quale sia la profonda contraddizione di una società che pure dal primo trimestre 2012 al terzo 2014 ha incassato la bellezza di oltre 55 milioni di euro, con una morosità pari a poco più di 8 milioni di euro. Le tabelle fornite consentono di avere un quadro completo della situazione.
Viterbo ovviamente è il comune che ha complessivamente pagato di più in quell’arco di tempo: quasi 30 milioni di euro con una percentuale di morosità dell’11,13% (3,3 milioni). E proprio per recuperare questa somma sono state spedite in questi giorni poco più di 10mila raccomandate con una media, quindi, di circa 330 euro per ogni utente che non ha pagato le bollette.
I comuni dove si registra il maggior tasso di morosità sono Capranica e Magliano Romano dove si sfiora il 22%; mentre i cittadini più virtuosi, almeno da questo punto di vista, risiedono a Barbarano Romano, Arlena di Castro, Blera, Bolsena e Marta dove le percentuali di morosità sono al di sotto del 10%. In assoluto è Piansano la municipalità con il tasso più basso: 7,32%. Da considerare decisamente positive anche le performance di Bomarzo, Castel S. Elia, Faleria, Vallerano in cui il tasso di morosità si aggira intorno al 10%. La media più alta per bolletta non pagata è a Viterbo con circa 329 euro, mentre quella più bassa ad Arlena con circa 140 euro.
Curioso il caso di Montefiascone che ha pagato nel periodo in esame quasi 4 milioni di euro con un tasso di morosità dell’11,27% (quasi 440mila euro non versati) ma che è il secondo comune per numero di raccomandate inviate: ben 2293. Quindi poco più di 190 euro ad utente.
E ancor più curioso è il caso del presidente di Talete, Stefano, che risulta anch’egli tra i morosi del comune di Bomarzo dove risiede e dove è stato anche sindaco. Gli è stata contestata una bolletta di circa 60 euro del 2013. “Un fatto davvero strano – spiegava sorridendo – visto che risultano regolarmente pagate tutte quelle precedenti e tutte quelle seguenti. Evidentemente un problema con la domiciliazione bancaria…Comunque mi affretterò a pagare”. Lo faccia subito, presidente: meglio dare il buon esempio.