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Schertel, i fratelli volanti dell’atletica

Eleonora e Ludwig, freschi campioni regionali di salto in alto

Eleonora che vola...

Eleonora che vola…

La storia insegna che la cosa funziona. E a tal proposito vanno sottolineate, tra tante altre ed in ordine rigorosamente alfabetico, le seguenti coppie. Abbagnale, fronte remo. I patrioti Bandiera. Fasano. Due nella musica leggera, altrettanti in autofficina, a Lecce. Kessler, quattro cosce sempre a ritmo. I cinematrografici Lumière e i colleghi Manetti, nonché i Wachowski (noti per Matrix e non solo…). Williams, non le pere ma le racchette rosa del tennis. E via discorrendo.
Da oggi, anzi da un po’ in verità, vicino agli appena citati ci si possono serenamente ficcare anche i fratelli Schertel. Viterbesi, seppur il cognome pare ingannevole. Protagonisti assoluti del comparto denominato “atletica”. E con la “A” maiuscola. Poiché i due, notizia fresca fresca, sono appena diventati campioni regionali indoor nell’Alto. In tutto il Lazio sono quelli che saltano più in su di tutti, per farla breve. E per la gioia di Monica Condurelli. Prima madre, e poi allenatrice (o talvolta il contrario), all’interno di quella fucina di talenti chiamata Autocoreana Alto Lazio.
Meritano sicuramente un’intervista, i fratelli. E doppia, logicamente.

Scrivendo il vostro nome su Google escono milioni di foto diverse. A quante discipline partecipate?
Eleonora. “Alto, lungo, triplo e prove multiple”.
Ludwig. “Alto, lungo, triplo, giavellotto e disco”.

Mica male. E quella dove riuscite meglio?
E. “Alto, senza dubbio. Lo adoro da quando ero una bimba”.
L. “Anche io voto per Alto. Mi piace e mi riesce bene”.

Da chi avete ereditato la capacità di volare?
L. “Da mamma. Ha tenuto il record provinciale per un sacco di tempo”.
E. “Già, da lei. Papà Albert invece giocava a rugby”.

Così giovani e così pieni di medaglie. Dove volete arrivare?
L. “Vivo alla giornata. Nel segno del divertimento. Alle porte ho due campionati da affrontare”.
E. “Navigo a vista. Ma, se devo dirla tutta, il sogno si chiama Olimpiadi”.

...E Ludwig che lancia

…E Ludwig che lancia

Quanta fatica richiede una vita come la vostra?
E. “Molta. Ma col sorriso. È una scelta, d’altronde”.
L. “Tanta. Fisica e psicologica. Ma non ci rinuncerei mai”.

A proposito di freschezza, anni?
E. “Diciotto”.
L. “Diciassette”.

Due pupi. Che tra l’altro ancora studiano.
L. “Quarto Ragioneria, a Viterbo. Sto un anno avanti”.
E. “Liceo linguistico, sempre in città. Sono una che apprende rapidamente, per fortuna”.

Prossime uscite?
E. “Questo fine settimana si va ad Ancona. Campionati italiani Juniores. Ventuno e ventidue a Padova, sezione Assoluti”.
L. “Anche io Ancona, 14 e 15, per l’impegno nazionale di categoria. Poi penserò all’estivo”.

Chiudendo, la migliore caratteristica dell’altro?
L. “Eleonora è duttile. Si plasma molto in base alla disciplina e alla giornata”.
E. “Ludwig lavora benissimo sopra l’asticella. Avrebbe poi molti difetti, ma non rientrano nel discorso sportivo…”.

Lunga vita e tanta gloria, fratelli volanti.

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